Senza la penna in mano e la sua mente
braccia cercan nel buio nuovi appigli
stanca, l'identità ora risente
del recente abbandono dei suoi figli
Quella che invero è una liberazione
loro son grandi e se la caveranno
tieni per te accurata protezione
nuovi argomenti li difenderanno
Quanto ai loro difetti, ormai è fatta
ogni figlio ne ebbe, come il padre
uomini della stessa o d'altra schiatta
saran più bravi a cavalcar la tigre
Sei stato all'erta, a fronteggiare attacchi
molti dei quali erano illusori
lungo decenni: molla questi sacchi
abbi vision più netta del mondo ch'è la fuori
Venti di guerra, alla televisione
non sai fino a qual punto sian mendaci
preparati a questa e a quell'opzione
e a gestir l'ego che ci vuol audaci
Rimpiangevi anche qui i vecchi tempi
caldo idealismo, ancor non disilluso
fossi chiamato a dare i tuoi cimenti
ti appresteresti a farlo con il muso
Come d'amor, tardivo arriva il treno
decide lui, non quando tu sei pronto
quanto il boccale possa essere pieno
ma tu devi far tuo il seguente assunto
È un vecchio mantra, vero come il sole
chi ha paura muore tutti i giorni
se tu consegni al fato le tue suole
di gioia posson essere adorni
E ti sei allenato per decenni
a gestire i demoni che hai in petto
la forza che hai ora, cui talvolta accenni
non te ne rendi conto in modo schietto
Ma anco fossi debole, sorridi
non privarti di quello che - sincero
l'antidoto più forte ai tuoi fastidi
resta, e contro tutto ciò che è nero.
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