Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

lunedì 8 settembre 2025

Disamata e spenta



 
Il mare nero per la notte dell’anima
che in questo corpo fu disamata e spenta
conserva suoni antichi in spessa sordina
uditi nel grigio rimpianto
di un giovane che ancor poteva tutto
Amor era la cassa gentile
che spandeva quei suoni nell’aria
e li rendeva toccanti
dava luce al verde degli alberi
tingeva d’incanto gli scorci cittadini
dava senso al peregrinare randagio
 
Ma l’acerba missione è fallita
e ora mi chiedo come potrai
Tu affrontare il nero terrore
di quel mare – essere antidoto
a ciò che non conosci
il dolore del Niente
non sei sprofondata
negli abissi – come puoi
trarmi in superficie?
E chi ti assegnerebbe mai
questo compito improbo?
 
Prima la morte mi ha parlato di nuovo
dinanzi al tuo ipotetico rifiuto – il cuore oramai
un disco metallico, forse un sasso
seccamente dubbioso se anticipare
la fine o aspettarla: quale scopo può davvero
essere seriamente perseguito senza
il Balsamo, la Stufa, il Vento, la Luce?
 
Non so ancora chi sei, ma nel pensiero
ti vedo tradire un’anima stanca
che ancora prova a credere
di potersi riaccendere
e danzare, correre, innalzarsi e scoppiare
riuscire a ingannare il tempo perduto
che nemmeno sembra avere la forza più
di gridare la sua protesta
 
Ma tu non sei qui e potresti farmi un altro effetto
se ci fossi; in quale veste però, ci sarai?
 
Sono ancora io, nel nocciolo…
tessevo trame di sogno, ti trascinavo
nel bosco fatato
ma se tu sei come tutte, sicché non mi amasti allora
dovresti forse farlo con questo anziano ragazzo?
 
Ho già buttato i miei doni
tra gli sterpi e le ortiche
esponendomi a criminosi
muri di ghiaccio
impenetrabili e vili
stupidi e ignari
giocavamo a giochi diversi
ho fatto tutto da solo
ma questo gioco vuol la sua controparte
o si ripiega e muore su sé stesso.

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