Necessità che non sono virtù
ma crimini, bieche imposizioni
ignare - che l'indomita tribù
accoglie e infligge in fatti ed astrazioni
al Nobile, che ingenuo e spaesato
inizialmente - poi tutto s'avvede
realizza essere stato condannato
da un piano occulto che ancora procede
La sua mente non può dispiegarsi
come una grande quercia - non c'è spazio
per chi vuol costruire era diversa
crescer dovrà nell'ombra e nello strazio
Saprà egli lo stridente e l'indigesto
asfittici saranno i suoi pensieri
e raramente gioverà di un gesto
gentile e giusto entro i suoi sentieri
Se all'accortezza devi dare fondo
nemmeno tu lo sai: il male è immenso
se mollo son schiacciato da sto mondo
se mal combatto, ebbene, sono perso
come la mente andò alla deriva
di miei fratelli, soli alla tormenta
dopo di loro il cielo si apriva
lo stesso farà per me, ma mi consenta...
Son già impazzito - reversibilmente
so come non tirar troppo la corda
or, le guglie del male stiano attente
il can bastardo, la coda non si morda!
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