Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

lunedì 22 maggio 2017

Giocoliere



Sulla strada un uomo
deforme e lurido

fa il giocoliere con quattro bandiere
e cinque cimeli

copre con essi parte della sua nudità

ma quelle stoffe e quei legni ferrosi
contengono fibre d'uomini
deformi e luridi

in versione prospettica

tutti sono passati in tintoria
a truccarsi, e dal fonico

sono una nota sublime che nessuno ha raggiunto

sono qualcosa che va oltre

destinata a sfibrarsi per i tradimenti
inesorabili

e l'inedia

Dove si vuole che il vento porti la nostra sostanza?
Quanti campi il nostro avido fuoco vuol divorare?

Non è la cenere la testimonianza più sincera
di tutto ciò che esiste?



venerdì 5 maggio 2017

Il raggio


La notte ti bracca
con artigli di colpa

il mondo
ha disegnato
una rete illusoria
nel tuo cervello
che ti incastra

il tuo giorno la corrode
invano
poiché essa ritorna

e la vita deve fluire impavida
stentata fra le sue maglie
mentre cammini in contrade aliene
fatte per altri piedi
ed affinché tu inciampi
o ti occluda

La vita strilla ancora
dai granai saccheggiati del passato
urla il suo vuoto
e vuole riaversi

Ma stai avanzando, cautamente
ora più solido
nel petto friabile
e che nuova maestria di passo
e di lingua...

Una linea ascendente
attraversa la sinusoide

e l'intenzione è affermativa
la depressione trova anticorpi
sintetizzati da anni di lavoro

sei rivolto a prendere
in mano la grande impresa
vi hai girato intorno astutamente
ne hai saggiato i confini
senza rinunciare
hai alcuni guanti per i bordi scabri
e calli in sostituzione

ora abbi una pazienza creativa
non ti spaventino i passaggi mancanti

c'è uno strano raggio all'orizzonte
è soltanto tiepido
ma crescerà

ed ora ti stacchi da falsi amici
e toccherai pezzi di amici
vecchi e nuovi

il mondo è grande e infinite
sono le sue storie
tante incredibili
come la stretta affettuosa
che ti possono dare
inaspettata

ora il cuore è più saggio
e può allargare il raggio

martedì 2 maggio 2017

Spacca


Muovon gli strali del 1° Maggio
qui suggeriscono alla mia mente
di allenare metodico ogni coraggio
si tratta sempre di affrontare la gente

Non devi pentirti di ciò che hai scritto
sempre appartiene a un momento
v'è una circostanza, per ogni delitto
che lo giustifica con fiero accento

è vero l'odio, è vero l'amore
è vera pietà, è vero il disprezzo
è vera ogni maschera di un vero attore
è vero ogni scopo, vero ogni mezzo

è vera l'ambiguità, ed è bella
quella che prende la nostra bandiera
di pace e la usa sulla rivoltella
la lucida - e angelica diventa nera

Ti rendi conto, che prendi un idiota
lo legittimi a torcersi nel tuo petto
ben sapendo che la sua luce è fioca
la tua è abbagliante e scolpisce il concetto?

Non si limitarono a non darti lezione
gente che nulla avea da insegnare
ma violentarono la ragione
e l'istinto più retto che potevan trovare

Poi mi portarono a dire il contrario
di quel che sostiene un animo giusto
dal momento che il caos è il corollario
del governo illegittimo d'un animo angusto

La mia virtù si mostrò comunque
in coraggio e coerenza della dissacrazione
se misi in miei piedi un poco dovunque
non fu compromesso, ma compromissione

Or chi paga le spese di questi processi
dove trovan perizia di certosini
se non nell'avvocato che sta nei recessi
della tua mente, e ne esplora i confini?

Sperimenta leggero, non sentirti tritare
prendi e molla e riprendi la tua posizione
chi ti vuole a pezzetti non assecondare
fa che se la conquistino, la tua umiliazione

E poi scopri che non era mai tanto grande
la funesta intenzione di nuocerti a fondo,
sono solo sgarbati, persi dietro le tende
dei lor sensi: vaganti babbei per il mondo

Bramo passi più liberi su ogni spiaggia
dai fardelli dell'ego: me lo trovo blindato
oltre i cieli strazianti, sicché non si scoraggia
ed il vento lo vede appagato

Farai tutti i passaggi, se fissasti la fine
che ti mancano - tu la guardasti negli occhi
ti appigliasti d'istinto all'idea sublime
quindi hai sempre ragione, ed è ora che spacchi

Spacca questa illusione, di esser uomo da meno
di quelli che storici guidarono il carro
quando stacco i vagoni del treno
finalmente mi lancio e non sgarro.