Islanda
venerdì 5 maggio 2017
Il raggio
La notte ti bracca
con artigli di colpa
il mondo
ha disegnato
una rete illusoria
nel tuo cervello
che ti incastra
il tuo giorno la corrode
invano
poiché essa ritorna
e la vita deve fluire impavida
stentata fra le sue maglie
mentre cammini in contrade aliene
fatte per altri piedi
ed affinché tu inciampi
o ti occluda
La vita strilla ancora
dai granai saccheggiati del passato
urla il suo vuoto
e vuole riaversi
Ma stai avanzando, cautamente
ora più solido
nel petto friabile
e che nuova maestria di passo
e di lingua...
Una linea ascendente
attraversa la sinusoide
e l'intenzione è affermativa
la depressione trova anticorpi
sintetizzati da anni di lavoro
sei rivolto a prendere
in mano la grande impresa
vi hai girato intorno astutamente
ne hai saggiato i confini
senza rinunciare
hai alcuni guanti per i bordi scabri
e calli in sostituzione
ora abbi una pazienza creativa
non ti spaventino i passaggi mancanti
c'è uno strano raggio all'orizzonte
è soltanto tiepido
ma crescerà
ed ora ti stacchi da falsi amici
e toccherai pezzi di amici
vecchi e nuovi
il mondo è grande e infinite
sono le sue storie
tante incredibili
come la stretta affettuosa
che ti possono dare
inaspettata
ora il cuore è più saggio
e può allargare il raggio
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