Io
piano piano mi ci avvicinai
ad
esser lassù insieme a voi
considerando
donde partii
m'innalza
il senno di poi
Troppe
miserie t'avvolsero
non
s'arrestò il tuo destino
ogni
fiducia ti tolsero
la
ritrovasti in cammino
Quand'eri
più piccolino
veste
di protagonista
non
spaventava un bambino
nato
per la conquista
T'allontanasti
ma sempre
tu
conservavi un legame
con
il contesto tagliente
la
società immane
Ma
l'abbandono e i nemici
troppi
– e l'epoca assurda
diedero
orridi auspici
allorché
tutto mi turba
Già,
consumarono l'ego
si
denudò imbarazzato
privo
di ogni ripiego
orrendo
fu imbalsamato
E
senza gradualità
la
tua passione vincente
triste
si accumula con gravità
pesa
sul corpo e la mente
Quando
nel novero delle azioni
comparirà
buono quello che hai fatto
sarai
meno alieno e quattro stagioni
susseguiranno
in un anno perfetto
Ma
per far questo devi prima sfondare
un
muro denso di ferro e pietrischi
che
possa trasvalutare il
nero nel bianco
con tutti i rischi
Giacché
se scendi, quasi alla cima
tremulo
per lo strapiombo
tanto
valeva lo facessi prima
di
rinunciare a sto mondo
Con
le sue gioie bene integrate
cui
preferisti i tormenti
non
rinunciando alle cose invidiate
perse
con sommo stridore di denti
Però
la chimica del sistema
avendo
legato il buono al cattivo
suscitò
in te una reazione estrema:
il
dissociarli, ed averlo tardivo
Grande
premura di tenerli insieme
avrà
il cuore meschino
nelle
lor maschere oscene
fin
quando un nuovo mattino...
...vedrà
scollarsi dal viso il pastone
problemi
di consistenza
dimostrerà
questo mondo buffone
zoppicherà
la sua danza
E
allora ognun si dovrà reinventare
o
non sorriderà più
gioia
su un volto volgare
senza
virtù.
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