Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

domenica 31 maggio 2020

Dalla mia nera barca non scendo

Fantasia di cervelli bacati
servita ad ogni angolo di vita
ci cadiamo in mezzo scalognati
noi angeli dell'improba risalita

Sono ghiacci all'intorno, tranelli perversi
si conferma il carattere e la mente immonda
d'ogni prossimo - e siamo dispersi
nelle trame del dubbio, e ci becchiamo ogni onta

Vediam scorci felici, tra reciproche braccia
nelle lande ridenti della mediocrità
e non c'è un altro lato della focaccia
sino a che non imperi nostra volontà

Le buschiam quasi tutte in questo crogiolo
di demenza plurima, d'egoismo ferino
non sorride la vita mai a chi è solo
con in mano la penna del suo destino

Uno strato adiposo di densa grettezza
ben protegge lo spirito dei tuoi avversari
possono rivoltarsi nella monnezza
senza risentir troppo di odori amari

Così scivola via ancora il giorno
dell'approdo ad un lido fecondo
dove già qualche demone si tolga di torno
dalla mia nera barca non scendo

E più aspro si fa il cammino
e più lande tu devi esplorare
e più a fondo capiamo del nostro aguzzino
quello che ci ha inflitto: il gran criminale.

giovedì 28 maggio 2020

Appollaiato sull'altura


Pennuto solitario umanità punì
della sua vista vasta e tanto acuta
sognare l'incontrario non servì
che ad inasprir la lenta sua cicuta

In ogni suo vil membro egli non può
infliggere la mortificazione
mai spazio la giustizia ritrovò
giacché sempre fu impari l'agone

Ti devi contentar della memoria
eterna che allo stolto non arride
e già nel resto della triste storia
trovar piccolo scorcio che sorride

E adesso lascia decantar le idee
tutto ciò che fu in alto indi si posa
raccogli impressionistiche ninfee
la vita saggia è sempre men costosa

Ancor balsami e il tempo calmeranno
ben le lacerazioni più dolenti
e le tue pecche si perdoneranno
nel tempo degli spiriti sapienti.

giovedì 21 maggio 2020

Odore di libertà

Diritto avresti di spiegare le ali
senza tempo
Di scrutare le città concettuali
individuando un fine
e un ingresso
Dovresti pretendere il piacere di conoscere
e di conoscere il piacere
Tutto cela
turpi delitti
Stolti che hanno imposto
le loro condizioni
E in questo lavoro ch'è spesso guerra
non farti mancare strumento
e astuzia

Improvvisa
non dilania più così
e non avvilisce
la mia età
Mi prenderei il tempo, adesso
di stare con lei
evanescente
lasciando il conflitto
ad altre persone
Ma la quiete assume senso
solo in relazione a esso

Credo e spero di non aver fatto
torto alla virtù
le sue stille
devono sentirsi avulse
a tutta la malerba
di cui feci fascio
ed accogliere
il mio pentimento amorevole

So che non voglio
soffocare più
voglio la forza leggera
e l'impresa fattibile

Ci sono passi falsi definitivi?
Macchie indelebili?
Così appaiono, scatenan l'odio
e ti fan perdere
il gusto della vita
Ma ci si può difendere
ancora a lungo
abili serpeggiare

Chi si è staccato da me
senza comprendere
avrei dovuto distaccarmi io da lui
comprendendo...
devo smetterla d'inseguirli

Molto di male è ancora
in ballo - ma sento
odore di libertà.

martedì 19 maggio 2020

Fisionomia dello spirito


Mente confusa su questi altipiani
or stenta ad intuire una vittoria
braccata da universi subumani
vittima del volo della storia

Stile è fisionomia dello spirito
non può cambiare - pur nelle stagioni
diverse - e nello stesso sfondo empirico
nascono sì, le stesse riflessioni

E allora non stupisca l'unità
tematica, che invero ebbero tutti
e tutti avranno nell'eternita'
sinché i lor nemici avran distrutti

Puoi tu sentire che ogni cantautore
ricopre la sua gamma emotiva
un'altra sol la puoi cercare altrove
ché quella proprio lui non la sentiva.


lunedì 11 maggio 2020

Sia la mia penna la ruota motrice


Molteplice e profondo è sì il fastidio
che ti riversa dentro il mondo esterno
conferma già il nemico il suo presidio
su quasi ogni elemento che hai d'intorno

Poc'anzi ritornava sì la fiamma
della filosofia a prender fiato
cinica morsa aliena la condanna
a prendere la forma dell'afflato

Sembrava bell'e morta ed anzitempo
logora la tua forza combattiva
ne riprendesti un pezzo tu – a rilento
lungi dall'esser fiera gioia viva

Ma sai che t'accontenti tu di poco
applica presto al mondo ogni progresso
già fino a rimuovere ogni baco
che ti guasta da lungi e poi da presso

Paura, angoscia, ansia ed imbarazzo
la pena che t'infligge ora il tuo ieri
trasformò il cuore tuo in un duro sasso
non ebbe mai irrorati i suoi sentieri

D'amor – che in altri si vantò gradasso
della facilità con cui riempiva
più gretti cuori ed alme ad ogni passo
e postumo tormento preveniva

Quello che tocca a me invece ogni notte
e il giorno – nel cervello affaccendato
che medita impossibili vendette
per quanto a lungo e come fu umiliato

Propende avvilimento per la fine
talvolta sembra meglio MAI che TARDI
ma prima di raggiungere il confine
lenta è la vita nel mortificarti

Allora non sai più se alla causa
spetta il tuo tribolo - per lanciare oltre
la lancia della sfida, che sia causa
di Guerra grande più di tutte l'altre

O se invece qui devi lottare
con finta umiltà e vero coraggio
quello che non ti seppe mai premiare
negandoti ogni bel fiore di maggio

C'è mortificazione ch'è sconfitta
ce n'è una gloriosa – e stessa cosa
vale già per la gioia – e questa dritta
rende la storia meno tormentosa

Allorché è ben possibile scremare
anche nell'incompleto ed imperfetto
tra quello di cui ci si può vantare
e ciò che è figlio di un torto netto

E non cercare tu la comprensione
di chi non vuol sentire sulle spalle
alcun peso né fiero sperone
lo tolga dalle stelle per le stalle

Soltanto, un giorno lo scardinerai
dal seggio anticamente usurpato
e nell'inferno lo costringerai
a dimostrar il già mai dimostrato

Anime della storia son costanti
e alcuna svolta fu giammai incruenta
non c'è padrone, sai, che lo consenta
difende il suo potere con i denti

Ed ora il volgo ha mille diritti
unito all'alleato più meschino
i nobili ha travolti e derelitti
su d'essi è implacabile mastino

Un giorno guarderò queste colline
con gli occhi di chi è libero e felice
e del futuro certo e più sublime
sia la mia penna la ruota motrice.