Islanda
mercoledì 19 aprile 2017
Nel giunto
Non so che tono usare
per denunciare la tua costanza
forza che eterna mi vuole braccare
intellettiva distanza
Io non conobbi gradualità
nel rilanciar l'ambizione
attender che il cuore poggiasse qua e là
su una gratificazione
quanti egoismi devi sfondare
forse che sia prioritario
punirli tutti con fiero dolore
acché si volgano all'incontrario?
Che dopo il trauma debban capire
che solo insieme si marcia
verso il palazzo da costruire
mentre io reggo la torcia
mi sento dire sempre e comunque
candide le stesse cose
frasi dall'uomo qualunque:
spine e non rose
mentre di gioia toccan gli eccessi
sereni nella marmaglia
tosti rifilano assurdi processi
a un tizio della mia taglia
potessi usar legge del taglione
credo, non avrei pietà
per chi mortifica senza ragione
e invoca diritti e più libertà
Hai costruito nella teoria
ciò di cui primo dovevi giovare
ma gioventù non fu mia
me la dovetti sognare
ora si tratta di far cose turche
per impostare un rivolgimento
che certo non merita anima turpe:
solo il mio risentimento
io non capisco se tengo la forza
giuro che qui non la sento
cieco avvicino la morsa
cauto, a rilento
possibile che non ti plachi -
e mai non l'affronto con flemma -
tu che nel cuore mi bachi:
eterno dilemma?
Non mi consenti di spedir l'energie
fulgide verso un sol punto
se due le strade son mie,
vivo nel giunto
chiedo una pace che non arriva
nicchie son sterili e tumultuose
acre è l'aria che tira
niente correnti amorose
par che soltanto nel dopoguerra
io possa riavere il maltolto
rompere l'effetto serra
fare fluire il mar morto
ma non capisci chi ti debba seguire
dato che questo scenario
ha un solo attore, e quel che ha da dire
a noi non sembra primario
possiamo esserne affascinati
ma più ne abbiamo paura
potrebbero esserne più interessati
gli agenti della questura
Anche il demone della cultura
ha ormai stancato la sfida
c'è oramai troppa sozzura
io ogni libro come in ogni strada
e la gerarchia da creare
vede scombussolamento
di tutto il tessuto internazionale
per metterne uno devi toglierne cento
quanto al potere, ne hai meno di zero
trattasi di conquistarlo
ma non so quanto parli sincero
il lusinghiero suo tarlo
forse che là sul torrione non sia
sol vento gelido e morsa interiore,
governo anemico dopo la via
percorsa dallo scrittore?
In questo limbo sono stato assunto:
vivo nel giunto.
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