Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

venerdì 29 novembre 2019

Tela vetrosa



Notte convulsa d'incubi
si fonde con la realtà

lavoro alieno sembra sfasare
guastar la psiche e la vita tutta

solitudine guarisce, lenisce, ottiene
grazie alla mente eccellente
se sol compare il prossimo
tutto ferisce e guasta

parente amico donna passante
non importa

prospetti vincenti sono affossati
dal negativo contatto
con una realtà umana
d'identica feccia
ancora una volta
idealizzata

contingente sfortuna
è solo l'insieme, di chi da lontano
ti vuole male

e il nemico gode
ogni tua sconfitta
pesta sul morbido
infetta la piaga

reazione virale solleva
tutti i demoni del passato irrisolto
tutti i conti in sospeso
i conflitti eterni

immagini storpie si storcono ancora
s'intridon di marcio
inaccettabili

sai che nulla è indelebile
ma atrocemente duole

ora devi creare un mondo,
una vita, una conoscenza
sotto la cupola scura di quel passato
che t'incapretta infame

non puoi agire, di sacro istinto
razionale cautela, t'impone
la tela vetrosa

non vedeste consimile
cattivo gioco
sbottaste animaleschi
per molto meno
di cui foste altresì responsabili
buttaste la colpa all'esterno
la puniste con furor distruttivo

di virtù, per questo, non potete parlare
bimbi viziati d'età veneranda
ma or vi dico questo

ogni mareggiata passerà
e già entro d'essa mi muovo meglio
la mia guerra durerà fino alla fine
sento un destino che dai bassifondi
assurge agli apici dell'esistenza

mercoledì 27 novembre 2019

La battaglia ideale


Se chiaro fosse il computo
ben delle forze iniziali
schierate in campo - il compito
sarebbe tra i più banali

di preveder vincitori e vinti
nonché il sommario andamento
dei bellicosi eventi
da come è disposto lo schieramento

Nella battaglia della Cultura
impari sembra il confronto
ma se ne colgo ben la struttura
posso lanciarle l'affronto

Grazie ai concetti, posso isolare
ben ogni singola frangia
ed il mio antidoto somministrare
con un giudizio che trancia

con tre parol, tutto il male
sparire dal tabellone:
resta soltanto lo Stato Ideale,
servita ai giovani è la Rivoluzione.


domenica 24 novembre 2019

Parole giganti


Bieche le mani t'insinuano
di personaggi sì ambigui
spine nell'animo - e seguono
se tu con loro prosegui

Non cogli chiaro laddove
perfida sta l'intenzione
o dove solo si muove
nudo pensiero cialtrone

Che ben ferisce ugualmente
guardati accorto od il seme
cresce poi maestosamente
viaggiando nelle tue vene

Cresce però anche saggezza
proprio da quella ferita
come una quercia - e l'ebbrezza
al culmine della salita

Qui come altrove non puoi
rapido tu rivalerti
che lor comprendano noi
non credo possa accaderti

Il tentativo è maldestro
ben tante volte tentato
devi usar tutto il tuo estro
se il danno non vuoi raddoppiato

Meglio sfogarti alla carta
creando un universale
formula – meglio se corta
facile a memorizzare

Qualcuno disse, ingenuo
interessante il mio verbo
men la mia vita – ma il genio
la sua risposta ha in serbo

Bella sarebbe una vita
che per il mondo avventure
semini ed esca riuscita
con gloria del vincitore

Ma il suo taccuino di viaggio
sarebbe povero dentro
a dire il vero, come il coraggio
di chi non vive nell'antro

Dell'oppressione vitale
dell'amarezza infinita
schiava del mondo – e lo vuole sfidare
per ribaltar la partita

Sol queste pietre pesanti
sulla più tenera erba
danno parole giganti
ch'egli al futuro riserba.
 

domenica 10 novembre 2019

Convergenze


Suadente una linea di calore
ti attiri a disegnare nuove linee
siano di vita oppure di parole
saranno esse eternamente estranee?

Tremante e ardito per i tuoi sentieri
t'incroci riluttante a quelli altrui
feriscono di ghiaccio i lor pensieri
forse non vuoi conoscere altri bui

Fiacco d'imprese lunghe e tanto sole
che sol dan risultati sulla carta
non sembrano spettarti altre cazzuole
la vita qui s'accorcia e poi s'incarta

Quel che per altri fu un parco giochi
per te fu inferno senza spiegazione
primo motore immobile dei moti
la differenza innata tra persone

Ma forse che s'incontrino lontane
linee partite così divergenti
la tua che disegnava un'area immane
le lor dirette a più banali intenti?

Mostro marino sembra più distante
sopito sotto strati di presente
raccogli nuove armi, e le sue ante
riapri ancora - periodicamente

Così bandiera e spada affinando
prepari tu quel giorno sì fatale:
se sia di scontro, te lo raccomando
- oppur conciliazione universale.

Infinite sono le strade


La fiamma della vita
non è abbastanza forte
per credere di poter divampare

Una causa nebulosa
vuole un lento suicidio
clima spettrale
quotidiane pillole di morte

Devi onorare il compito,
devi?

Il terrore chiama accortezza
confusione, elusione
punta l'obiettivo

Infinite sono le strade
del combattimento

se lavoro porta lavoro
arte porta arte
saggezza porta saggezza
e ora qui impariamo a costruire
su fragili zattere di terra
voglio vivere ogni mia singola parola.