La
notte che disteso avea il tuo corpo
ti
svegli come l'abbia preso a pugni
per
ore mentre tu eri dissolto
non
so se esatto sia chiamarli "sogni"
Ha
emerso alla coscienza piaghe interne
or
devi sistemare lo sconquasso
causato
dalla lotta a fasi alterne
che
dentro te, la notte, ha mosso il passo
Se
quasi atrofizzato è il tuo istinto
vitale,
tu non sai se ancor convenga
provare
a ridestarlo o darlo vinto
e
ancor non sai se alcuna se lo prenda
Realistica
vision non ha nessuno
di
ciò che atrocemente è andato perso
ti
dan consigli fragili al profumo
ambiguo
di speranza e del suo inverso
E
ambiguo io sarò ancora a lungo
se la
mia causa, ad esser sostenuta
necessita
di gioia cui attingo
soltanto
se l'ho vinta o rinnegata
Conflitto
identitario con quest'epoca
risolve
in questo circolo vizioso,
coerente
alla teoria è la mia pratica
non
s'aggiusta ad un mondo difettoso
Ma
sia vita mondana, sia missione
richiedon
forze e vogliono denari
e del
sistema bieca la ragione
fa i
posti ancor spendibili assai rari
Il
furto storico, ignobile delitto
si
aggrava ed ha segnato la tua sorte
si
staglia in un futuro derelitto
raggiunto
in una quotidiana morte
Terreni
da sondare sono espansi
non
già ridotti con le forze e il tempo
son
sempre nuove sfide che tu pensi
di
già accettate, in pieno controvento
Travolto
dall'ondata dei contrari
giudizi
capovolti, e concezioni oscene
come
la propaganda dei falsari
montata
nelle hollywoodiane scene
E
ancor rimpiangi un fraterno luogo
patria
che consentisse l'istruzione
giusta
che spetta intera a un nobiluomo
sfogata
nella vita e nell'azione
T'affliggi
l'autostima, ancora ignaro
ti
manchi già un aver e non un essere
non
puoi nutrirti solo di un amaro
destin
che scopre lente le sue tessere
E
ancor contatti umani tu raccogli
convinti
di esser utili – e sbagliando
ti
portan fuori strada e se ti sbrogli
lo
fai più duramente battagliando
Provato,
non avrei altro da dire
se
non che pienamente mai non dice
la
penna ciò che vita fa patire
né
può intuire mai dove conduce
Se
tanto ho detto, che le mie parole
possan
finire ancor non ho temuto:
eguaglino complessità e la mole
del
mondo come io l'ho conosciuto.
Nessun commento:
Posta un commento