Ecco che maledici
te stesso quando vedi
vani i tuoi sacrifici
scarsi i rimedi
ma già un miglioramento
si suggerisce ai sensi
per il distaccamento
dal peso di universi
da dissodare in fretta
da acquisir totali
perché vita negletta
non ci regali
ben il futuro guasto
dal caos mirabolante
quello che ci è rimasto
effimero l'istante
eppure ancor non siamo
giunti al capolinea
puoi costruire un piano
la vita continua
le condizioni improbe
certo sono aggravate
da civiltà che cade
da genti scellerate
ma è rispettando quelle
che ancora puoi salvarti
vederne delle belle
che sappian confortarti
esser più bello tu
come sognamo tutti
stabile un poco più
forte di nuovi tratti
di materiale vita
e di possedimenti
riducan la salita
dei tuoi più veri intenti
che si conserveranno:
il mondo delle idee
anche se non lo sanno
è colmo di trincee
richiede mille astuzie
magie d'artificieri
studiar nelle minuzie
piani, edifici interi.
Già per una di quelle
io non mi espongo al vento
per aver caramelle
che mi faccian contento
non val la pena infatti
partire prematuri
pieni ancor di difetti
e quando ancor futuri
sono i grandi sfaceli
che minan le certezze
le istituzioni ostili
le piccole bellezze
allorché tu potrai
con un colpo di mano
spazzar via tutto ormai
ora che dio è il titano
e ben ricostruire
sereno e non più ardito
regno che possa dire
ponte per l'infinito.
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