Ancora circondato
di gaudente volgarità
cerco un'azione incessante
su cui s'inalberi il pensiero
unicamente rivolto a potenziare la stessa
Il mio sguardo si volge qua e là
se per caso s'imbatta in oggetti
degni della mia penna
-
ma più li vuole degni della mia mano
Lotterò fortissimo
per un trionfo della vita
il naufragio globale è ancora lontano
nel frattempo intravedo
intrasento - crescere la mia potenza
ciò alleggerisce i dilemmi
spegne scabri ricordi
fugge le paure
voglio vincere d'esperienza ogni
freddo e ogni caldo
la vendetta impossibile
sceglie temporaneo l'oblio
torna la rabbia a divorarmi
e mi dice che ancora so mordere
all'occorrenza...
ma la saggezza spegne i bollori
Ovvio ormai, che non ci sarai
nel grande giorno,
o non sarai giovane
ma non dispero perché
i pertugi della vita
sono ancora aperti
devi saperli scorgere e intrufolarti
non perdere tempo ad odiare
il prossimo miserabile
o presto ti troverai in miseria
fatti bastare gli stralci di libertà
che,
saggio, sei riuscito a conquistare
Vita ideale non era possibile
goditi al massimo la tua
Molto hai concesso al dover essere:
questo lancia il futuro,
il presente vuole
concentrazione sull'essere
Amerai maggiormente
quello che odi - partecipandovi,
invidiandolo meno
ed anche lui ti amerà di più,
invidiandoti meno.
Mi terrò compagnia infinita
di qualità sempre maggiore
Perché scavare sotto un manto
di sabbia uniforme?
Perché addolersi dei microcosmi infelici?
Cerca le brezze migliori
e intanto pensa
alle migliaia
di persone che illuminerai
La vita non doveva essere
quella che è stata
ma non ti ha
ucciso e la tua resistenza
sarà premiata
Il grande amico già s'è ucciso
sembra averti insegnato
che è meglio stare qua,
qualche forte potrebbe aver bisogno
di analoga presenza.
Potrei aver paura, ma non ho bisogno
di pregare, dal momento che ho investito
su me stesso
- poiché ci credevo -
e non in un dio.
Ho risposto, poco alla volta,
alle preghiere,
posso solo continuare il viaggio.