Con una manciata di ricordi in pugno
raccolti salendo il monte nevoso
mi siedo ad estendere un tanto il mio regno
lisciare lo scabro, avvivar il noioso
Vorresti epica tutta la vita
t'appoggi ai picchi suoi vittoriosi
e la vorresti lieta e gradita
tutti s'invidiano i sentieri gioiosi
Solo nell'ibrido e nel compromesso
noi ci muoviamo - incompleti
il tuo è spostato verso l'epico, e adesso
lui si rinnova nei dubbi consueti
Girar il timone verso lidi tranquilli?
Ma tranquilli non son per te, che la gioia
intravedi oltre lotte da Signor degli Anelli
ed il Ver che dal Falso si scuoia
Tanto di falso si conserva morboso
indomito il medico alternativo
esplora e s'ingegna a curarlo - bramoso
alla sua morte d'essere vivo
Filosofia fu vissuta in pieno
ed il tuo epico deve star nel suo cerchio
tu non invadere un altro piano
con le tue forze sii un poco più tirchio
Di già costretti a mestier disparati
ed esposti a eccessivi umani consorzi
ci ritroviamo ben tagliuzzati
vittime d'imperativi distorti
Lascialo libero: il filosofo coglie
in quale acqua è giusto bagnarsi
per andare a segno e varcar quelle soglie
quanto e dove le mani sporcarsi
Irride la fiction la vera realtà
dove i malvagi e gli stolti son tali
nessuno edulcora l'ignobiltà
e le ferite dei loro strali
Ancor sei lungi dal guarir dagli effetti
della tua giovane audacia e ti chiedi
nuovi rilanci, invece di affetti
che ti consentano di stare in piedi
Ancor non l'hai afferrato,
già come deve muovere il passo
Uomo che saggio sia diventato
senza più rischiare a cazzo?
Trappole han messo intorno alla prudenza
biechi additandola a vigliaccheria
per impedirle di vincer la danza
rischioso è disinnescarle, e suvvia...
Non vi cadere due volte, sii scaltro
portati i guanti, lo scudo, e l'astuzia
e lascia perdere qualcun altro
che spesso di apparenze si sazia
Devi ardir quando sei forte
e ordire laddove più non lo sei
vuoi invertir la tua sorte?
Non aver gesti o pensieri plebei.
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