Cinico il dubbio invade il fondamento
della dottrina, e avvolto alla stanchezza
la testa fa chinare al mio cimento
...che la ragion plebea abbia sancito
la saggezza?
Quante però le pietre aguzze e le sterpaglie
che essa getta sopra il mio cammino
rendendo lente e dure le fragili battaglie
che il nobile ha segnate nel destino
Sospetto un grande occhio mi scruti l'interiora
latente - e le mie mosse sul selciato
possa aspettarmi pronto alla buon'ora
a sventare l'improbo attentato
S'io possa rinunciarvi, non lo so
ma è l'infelicità a non darmi vinto
sarà così che sempre tornerò
a ritoccar l'immenso mio dipinto
Ma come può quest'uccello dispiegare
le ali in mezzo a queste gabbie oscene
la gente lo può solo torturare
spegnere lentamente la sua speme
La vera vita è dietro mille massi
che van spostati e frantumati a terra
forse sparuta fonte, una ogni dieci passi
montani - allieta il cuore che l'afferra
Se diserti è finita per l'animo tuo fine
che mai non cambia, dietro ogni realtà
se insisti desidererai la fine
ad ogni snodo d'essa - per la sua atrocità
Se vivo adesso o solo vivrò oltre
la vita non importa, io vivrò
da queste carte ucciderò la morte
e alla fine del sogno ci sarò.