Ancor l'umanità ne la sua morsa
mi stritola, e uccide la speranza
residua di un'anima giammai soccorsa
da un mondo che soccorre con costanza
Crede il dover, o il senso della storia
le impongano di non sottrarsi
ai biechi tradimenti, alla sinistra aria
a fatidiche lame che vogliano insinuarsi
Tutto han distrutto, e sì continueranno
quello che - nobile - non sanno capire
eppur volei interrompere il dominio del tiranno
il Volgo, che giustizia non vuole concepire
Coppa d'amoreodio sì amara è da gustare
verso persone a loro volta ambigue
fioca scintilla di ben tu vuoi salvare
in lor - che ti concede rare tregue
Non riesci ad isolar stilla di gioia
nel tuo passato, e nel presente oscuro
mai ci sarà lei prima che tu muoia
e che s'intinga ben di te il futuro?
Quello ch'è da affrontar è ancora immane
tentato di cader sei ad ogni passo
che ti trascina, solo come un cane:
gli riuscirà il fatidico trapasso?
Hanno bisogno di ciò che gli proponi?
Non sembrano ottener felicemente
ciò che gli serve - invano non li sproni
a ciò che chiede una più vasta mente?
Ricorda: il passato non ritorna
mai allo stesso modo - eppure sempre;
qualcosa cambia e porta a un nuovo snodo
si morde ben la coda, ma rotola il serpente...