Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

domenica 10 aprile 2016

Conosci il male



La gente violenta e calpesta
senza manco rendersene conto,
e quando se ne rende conto, lo fa lo stesso.
Discrimina al contrario e offende i giusti,
nega l'ascolto, il compromesso e la riconciliazione.
La vita è crudele con le persone intelligenti
e chi ha vissuto in un mondo più umano
è confortato all'idea di restarci,
tanto che si tiene a distanza da un pensiero "duro",
ma dovrebbe mescolarsi col male, sentirlo,
mettere in dubbio se stesso e i "valori" in cui ha creduto,
molto variabili con la crescita dell'esperienza,
che ti rende più giusto. Io l'ho fatto. E 
chi non conosce il male ne parla a sproposito.
Ma lui dice: "mi fido molto di più della mia
sensibilità che non della mia ragione
e se la prima ha reagito male vuol dire
che proprio non mi appartengono,
la ragione non ci ha messo bocca."
Io rispondo che bisogna prima trovarsi
in panni diversi per dire che un pensiero,
un concetto, un desiderio, una reazione, un atto,
non ti appartengono. Ma mescolarsi col male
non significa essere cattivi, bensì coraggiosi.
Se sei cattivo, ti serve meno coraggio.
E lui: Io non mi mescolo con niente e con
nessuno a meno che la mia sensibilità
non mi suggerisca di farlo...
E io: allora hai una sensibilità difettiva
e non puoi essere giusto.
Comunque il tuo ultimo messaggio, nel caso
non lo sapessi, esprime il principio del razzismo.
E lui: sarà difettiva? Difettata? Boh, però mi fido.
E io: non si può diffidare della propria sensibilità,
perché a farlo dovrebbe essere una metasensibilità,
ossia una sensibilità più vasta.
Ma la criminalità di una persona è definita dai limiti
oggettivi della sua sensibilità: essa determina i danni
che costui è in grado di fare.

Silenzio.

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