Queste anime passanti mi dicon
chiaramente
dimenticati il mondo e coltiva il tuo
orticello
non sanno che mi domina il regno della
mente
fuori la terra è sterile, e non ho
ravanello
per la lontana scelta, che detta la
natura
si snodano nel tempo i fatti
conseguenti
con precision crudele, procede la
stesura
osservano impassibili contesti
consenzienti
non osservasti bene il serio isolamento
non accordasti al prossimo legittima
fiducia
se il vero si distorce in ogni suo
elemento
adesso non stupirti se la ferita brucia
tradisci anche il proposito di
uscirtene per gradi
a infide tentazioni il passo presta
ascolto
e un liquido tagliente pervade tutti i
laghi
la legge associativa punisce anche
l'assolto
si perdono nel vuoto impossibili
riforme
lassù manca l'ossigeno, quaggiù il
deserto spande
prosegue nel suo moto, e il suo
pensiero dorme
un mondo assai più cinico che non le
tue domande
smettila d'assorbire le colpe
universali
non hai neanche le tue, e ficcatelo in
testa
si tengano le arene di tutti loro mali
e segui il lor consiglio: non perderti
la festa
non sai se ciò derivi da istinto
redentore
o se sia l'abitudine di stare in
minoranza
sentire ovunque l'odio per ciò che è
superiore
o che all'attaccamento risponda
indifferenza
piccole grandi cose avrebbero cambiato
quasi tutta la vita, in senso
contingente
prosegue nel presente lo stridio del
passato
l'innata differenza ancor si sente
ma sei curioso e acerbo, se anche sei
maturo
vuoi aspettar la vita di nuovi
continenti
frugare avidamente le stanze del futuro
sposare la pazienza di cose
sorprendenti
ma chiuderla così mi lascia un po'
perplesso
volevo spennellare un bel colpo di
classe
per distillare il semplice dal regno
del complesso
bisogna inizialmente sbrogliare le
matasse
quando hai messo sul banco tutti i
singoli fili
tu scremi quelli insulsi o ben poco
influenti
li leghi in una treccia e vedi dove
arrivi
puoi giungere alla fine, al monte dei
sapienti
il saggio non si ferma, finché non ha
sentito
con le palme dei piedi, il senso del
distacco
se il nucleo del problema ancor non è svanito
è che delle sue tresche non hai
vuotato il sacco
non superi il confine: ti manca un
elemento
girovaghi nel limbo, senza coordinazione
non è l'adrenalina dolce di chi ha
vinto
non c'è abbastanza ossigeno in
circolazione
allora tu ti fermi e guardi alle tue
spalle
laddove la paura logora indefessa
ha fatto della strada la tua dose di
palle
non senti che la vita è un po' meno
compromessa?
E allora non capisci, qual è la
conclusione?
non è salir su un monte che scioglie
il tuo problema
nemmeno per metafora, deponi
l'illusione
prosegui nella vita e chiudi il tema
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