Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

martedì 4 ottobre 2016

Psicodramma


Spinge la smania, frena il timore
di combinare qualcosa già adesso
di questo Tempo essere attore
stizzito del poco spazio concesso

che non sia giusto sentirsi bollati
da millecento visioni distorte
ma sempre più impavidi, più stimolati
a scolpire i tratti della nostra sorte

si sono difesi, amici e avversari
devono – quelli che mi hanno ferito
ringraziare l'ardire mio senza pari
che ogni accesso gli ha consentito

il colore politico in secondo piano,
metti più al centro la stoffa dell'uomo
ogni cosa apprezzi e deprezzi sovrano
collochi tutti per quelli che sono

c'è un fatto: la vita, qui, è ancora lunga
e forza è sinonimo di realizzazione
non accettare acquitrino che funga
da alibi per non seguir l'ambizione

peggio d'avere cattiva merce
è l'ingenuo difetto di venderla male
guida prudente e scala le marce
verso una meta imperiale

senza gli errori di gioventù
non avrei scritto quello che ho scritto
sarebbe più solida la mia virtù
ma di quella morale avrei altro concetto

senza le infamie di chi avevo intorno
io sarei lindo – e senza mentire
avrei istruito l'intero stormo
su quale stella sia da seguire

vollero farmi conoscere l'odio
loschi colpevoli di falli tali
da espellerli a vita da questo stadio
o sbatterli agli infimi livelli sociali

nelle sue valli e nelle sue creste
le vostre imprese, il vostro lavoro
non videro notti mai come queste
e avevano ben chi credeva in loro

con altri occhi guardare il giorno
con altra testa posarsi la sera
voglio mi rendano l'impero del marmo
e il beneplacito d'una carriera

invece qui ci siamo sbattuti
per svellere bieche le fondamenta
quelle che ci hanno sempre temuti
e allor trattati di conseguenza

sei ora stanco di viver nel dubbio
di quali passaggi sian da affrontare
prima di uscire da questa nebbia
e la vera battaglia possa iniziare

tarati da piaghe che han stufato le fogne
e ti chiedi se abbiano dei precedenti
nel destino di qualche altro uomo insigne
come macigno che vita rallenti

ma tu saprai digerire il mondo
il forte è più forte, sì, quando è solo
per quante sono le volte che affondo
più nuove barche son pronte nel molo

non è infinita la solitudine
sparute rondini e sparsi segnali
li avevi accolti con gratitudine
li avevi avvertiti al largo dei mali

erano deboli e poi sottomessi
dall'onda della normalità
la forza d'inerzia che influenza i processi
ci fa tornare alla realtà

e allora ci vuole evento più forte
fulgido esploda in controtendenza
e alcuni per fascino, altri per arte
ma tutti li prenda di prepotenza

sempre è difficile immaginare
di sentire all'unisono con chi hai di fianco
la mano sul petto, la visione mentale
identica nell'indicar ciò che è santo

la soluzione è la gerarchia
siano costretti a seguire una linea
con implacabile geometria
e che la prassi realizzi fulminea

tu devi essere la sorgente
e ciò che sorge ha il destino segnato
sì nella forma del continente
che la conduce all'oceano disiato

se tutto restasse su questi fogli
in fondo sai, non sarebbe un dramma
altri li vesta, se tu te ne spogli
e abile interpreti lo psicodramma

per proiettarsi immensi nel mondo
per districarsi da questa morsa
tra le pulsioni ed i blocchi che tengo
serve la forza, la forza, la forza!

E se ancor debole debbo viaggiare
giammai è debole quello che scrivo
per quanto a lungo dovessi aspettare
di conseguenze non sarò privo.


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