vedo domani un uomo stramazzare a terra
e
sapere che ormai quel che ha fatto ha
fatto
fuori, se io volessi
ci sarebbero colori autunnali
ed immagini che possono
ricordare una grata infanzia
ma cosa non era già sospetto allora?
Cosa non tagliava sotto la superficie?
Abbiamo notato come la nottola fosse
ancora viva...
ha trascinato il suo volo e deposto
buone cose
ma ora stava per imbastire, contro ogni
pronostico,
convenienza, circostanza, e
dichiarazione ufficiale,
un nuovo immenso cantiere e...
la seconda parte del sogno
doveva recuperare e distillare
un vecchio scritto e fonderlo con
la nave in frantumi
o stamparsi in un brillante libriccino
che non lasciasse morire quelle gemme
preziose
ma le spurgasse dall'inferno di lame di
rasoio
che le attorniavano
quelle che le portarono catastrofi
perché, chi se ne sentì appena appena
tagliato
e subito si distaccò
volle però riversare l'intera mole
metallica
di quelle lame, dentro il suo cuore
e martoriare un ego già moribondo
vi resteranno ancora fino alla fine e
poi oltre
questo è quello che vogliono
la vita è atrocità dagli infiniti
colpevoli
il demonio ride quando sente un
''innocente"
poi la nottola voleva
penetrare tutti i regni della carta
stampata
per afferrare essenze mai colte
cantar cose mai dette
e posare al confine le sette saggezze
di cui diceva
d'essere ancora capace...
si stancò dopo poche pagine
e sentì ancora il duro delle violenze
temette di essere tramortita e ravanata
di nuovo
e poi sentì il mondo stingere ancora
in un grigio nerastro
olivastro e acre
masticò le sue stesse zampe
come un milione di rabbie fa
resse sul filo nuove raffiche di vento
vetroso
cominciò a sparare improperi terribili
se ne stette in piedi, un'ala spiegata
in avanti in gesto di sfida
ma il petto parlava un'altra lingua
era scabro e indurito
ma ancora sensibile
e dialogava con un cervello
stanco e compresso
l'ala si ritirò in un angolo degli
occhi
quella placca visiva
ancora smosse una tempesta di pensieri
scabri senza soluzione
che si sentirono in ogni angolo del
corpo
si diede a riflessioni più pacate
poi ricordò triste come ogni dolcezza
sforzo, tenacia, e tributo amorevole
fossero stati uccisi,
negati per ignoranza
e lei sapeva che essi erano stati
versati a fondo perduto
parlò di nuovo con spiriti del passato
imponenti per la grandezza
spaventosi per la finezza
trovò che il mondo era divenuto
intelligibile a se stesso
per la loro voce
ma quel contatto vivo la turbò
eppure pensò di non poterne più fare
a meno
anche nello spirito ligneo
ora dentro di lei
erano un po' di giorni
che viveva alla giornata
perché quando non si sa dove andare
meglio star fermi
sentì ancora musica immortale
perché a lei interessa tutto ciò che
è immortale
emblematico, archetipico
le chiesero se il mondo meritasse le
sette saggezze in ballo
lei disse no...ma sì perché...
per molti non sarebbero un dono, ma una
sentenza di morte...
pensò che avrebbe trasportato sacchi
d'oro massiccio
alla sovrintendenza mediocre della vita
ogni spietato sergente avrebbe avuto la
sua parte
perché lei continuasse il suo viaggio
sentendo le sue sensazioni
si ribellò a questo
e volse lo sguardo
a radure lascive e giocose
poi capì che una soluzione non c'era
nemmeno oggi
a meno che non le si atrofizzasse un
lobo
la Zona però – che era ritornata il
mondo -
aveva ancora tanti pertugi, e a rigor
di fatti lei non era
ancora stata bandita da alcun luogo
si rese conto di essere una bestia
spettrale come lo erano tutti
di quelle che vengono notate solo se le
si vuole notare
il disinteresse ci rende spettri
lo spettro vede senza essere visto
lo spettro passa attraverso la materia
mondana
se la disprezza, se sa esserne
superiore
può anche colpirla, pur restando
spettro, se acquisisce esperienza
uno spettro ha un motivo per stare qui
è vissuto male e morto in una maniera
iniqua
faccia valere i suoi diritti
è lui l'incubo della gente
non viceversa.
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