Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

giovedì 1 dicembre 2016

Spettri



vedo domani un uomo stramazzare a terra e
sapere che ormai quel che ha fatto ha fatto

fuori, se io volessi
ci sarebbero colori autunnali
ed immagini che possono
ricordare una grata infanzia

ma cosa non era già sospetto allora?
Cosa non tagliava sotto la superficie?

Abbiamo notato come la nottola fosse
ancora viva...

ha trascinato il suo volo e deposto buone cose

ma ora stava per imbastire, contro ogni pronostico,
convenienza, circostanza, e dichiarazione ufficiale,
un nuovo immenso cantiere e...
la seconda parte del sogno

doveva recuperare e distillare
un vecchio scritto e fonderlo con
la nave in frantumi

o stamparsi in un brillante libriccino
che non lasciasse morire quelle gemme preziose

ma le spurgasse dall'inferno di lame di rasoio
che le attorniavano

quelle che le portarono catastrofi
perché, chi se ne sentì appena appena tagliato
e subito si distaccò
volle però riversare l'intera mole metallica
di quelle lame, dentro il suo cuore
e martoriare un ego già moribondo

vi resteranno ancora fino alla fine e poi oltre
questo è quello che vogliono

la vita è atrocità dagli infiniti colpevoli
il demonio ride quando sente un ''innocente"

poi la nottola voleva
penetrare tutti i regni della carta stampata
per afferrare essenze mai colte
cantar cose mai dette
e posare al confine le sette saggezze di cui diceva
d'essere ancora capace...

si stancò dopo poche pagine
e sentì ancora il duro delle violenze
temette di essere tramortita e ravanata di nuovo
e poi sentì il mondo stingere ancora in un grigio nerastro
olivastro e acre
masticò le sue stesse zampe
come un milione di rabbie fa
resse sul filo nuove raffiche di vento vetroso
cominciò a sparare improperi terribili
se ne stette in piedi, un'ala spiegata in avanti in gesto di sfida
ma il petto parlava un'altra lingua
era scabro e indurito
ma ancora sensibile
e dialogava con un cervello
stanco e compresso
l'ala si ritirò in un angolo degli occhi
quella placca visiva
ancora smosse una tempesta di pensieri
scabri senza soluzione
che si sentirono in ogni angolo del corpo

si diede a riflessioni più pacate
poi ricordò triste come ogni dolcezza
sforzo, tenacia, e tributo amorevole fossero stati uccisi,
negati per ignoranza

e lei sapeva che essi erano stati versati a fondo perduto

parlò di nuovo con spiriti del passato
imponenti per la grandezza
spaventosi per la finezza

trovò che il mondo era divenuto
intelligibile a se stesso
per la loro voce

ma quel contatto vivo la turbò
eppure pensò di non poterne più fare a meno
anche nello spirito ligneo
ora dentro di lei

erano un po' di giorni
che viveva alla giornata
perché quando non si sa dove andare
meglio star fermi

sentì ancora musica immortale
perché a lei interessa tutto ciò che è immortale
emblematico, archetipico

le chiesero se il mondo meritasse le sette saggezze in ballo
lei disse no...ma sì perché...
per molti non sarebbero un dono, ma una sentenza di morte...

pensò che avrebbe trasportato sacchi d'oro massiccio
alla sovrintendenza mediocre della vita
ogni spietato sergente avrebbe avuto la sua parte
perché lei continuasse il suo viaggio

sentendo le sue sensazioni
si ribellò a questo
e volse lo sguardo
a radure lascive e giocose

poi capì che una soluzione non c'era
nemmeno oggi

a meno che non le si atrofizzasse un lobo

la Zona però – che era ritornata il mondo -
aveva ancora tanti pertugi, e a rigor di fatti lei non era
ancora stata bandita da alcun luogo
si rese conto di essere una bestia spettrale come lo erano tutti
di quelle che vengono notate solo se le si vuole notare

il disinteresse ci rende spettri

lo spettro vede senza essere visto
lo spettro passa attraverso la materia mondana
se la disprezza, se sa esserne superiore
può anche colpirla, pur restando spettro, se acquisisce esperienza
uno spettro ha un motivo per stare qui
è vissuto male e morto in una maniera iniqua
faccia valere i suoi diritti
è lui l'incubo della gente
non viceversa.



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