Se traversie di dubbio
t'invadono eterne
La bieca morte indotta fa
ancora capolino
Sei stanco di respingerla,
stanco di parlarne
Resistere e parlare è il
tuo destino
Potevi avere tutto – nel
regno degli eletti
Qui, fu il dovere iniquo -
ma negletto
Fu sì il piacere e l'arma
dei concetti
Scolpisce la giustizia su
un foglietto
Il flebile interesse per
ciò che hai da dire
Può spegnere anche in te
quel ch'è già smorto
Tu l'hai resuscitato già
mille volte ahimè
Ma troppo, si lontano è
questo porto
Trovi stupefacente
l'indomita costanza
Con cui ti sei appigliato
ad ogni pietra
Richiama della vita
l'erotica sostanza
Bellezza che improvvisa il
cuore arretra
Come puoi affrontare tu
questi due macigni
Se il primo ancora spingi
sul pendio
Ed il secondo ha occluso vita ai cigni
Che voglion ora diventare
Dio?
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