Sono anzianissimo e giovinastro
Dov'io son forte, son solo
e pochi si azzardano
a vicinarsi -
spaventosa è l'abnormità
così ciò che non puoi comprendere
Ove son piccolo
verrei snobbato
sebbene colpa
fu altrui ed immensa
sbaragliante ogni sforzo
verso la vita
Sì doppia è
la mia solitudine
ancor tenterò
risalite miracolose
tra cinismo sardonico
e amara speranza
e d'insinuare il saggio
nel regno del bimbo
sì da dar lezione
a ometti e donnette
si da dar lezione!
Ma l'orgoglio avvinghia
inquina ed uccide
tutte le passioni
che si voglion piene
di puro impeto
il saggio sappia stemperare
anche questo - e possa gioire
come un ragazzino.
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