È giusto non mi ponga ai vostri testi
laddove poca vita li ispirò
e dove scarsi sforzi e poco onesti
l'amor del bello ad essi richiamò
L'istinto disperante si rinfranca
nuovo pertugio trova nel suo regno
se quel che gli mancò ed ancor gli manca
domani non l'avrà: così è il disegno
che mostrasi avvilente alla coscienza
poco alla volta - e vuoi modificarlo
ma sai del fato eterna la tendenza
sol lascia il dono a noi dell'accettarlo
Non aiutar la morte che ti bracca
dirigi ogni tuo sforzo a contrastarla
fa in modo che sia sol la vera fiacca
a darti vinto, non l'assecondarla
Ma anche questo bell'accorgimento
da sol non basta a vite sciagurate
da sempre omai lanciate contro il vento
d'ogni linfa vitale deprivate
Prevedi freddo ciò che ancor t'aspetta
astuto, già previenilo se puoi
ma sia ben noto all'uom che non ci spetta
azione d'altri che non siamo noi
Rifuggi la paura - non provarla
sottraiti alle visioni spaventose
Troppa è la bestia? Tu non affrontarla
lascia agli orgogliosi quelle pose
che son perdenti, e il saggio lo sa bene
agisci quando sai che giunge a segno
il colpo, verso un luogo che conviene
e verbo non usar che non sia pregno
Spandono alcune vite i lor dilemmi
tutta la vita - ché non puoi accettare
né il primo né il secondo di quei lemmi
e contro il loro imperio argomentare
Devon uscir dall'epoca ingrata
che le consegna ai giri dell'inferno
scolpirne ben la critica spietata
è la missione che han sotto lo sterno.
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