Io non riesco a credere che
dietro
L’inferno esistenziale non ci fosse
Gli strali già subiti ad ogni metro
Un odio siderale dalle masse
E dai loro padroni: contro
il bello
Il vero, il rettamente ambizioso
Massimo fosse già il nostro fardello
Trovassimo giammai sguardo pietoso
Sentiam mortificar la vita
nostra
Che per volar dee sollevare il mondo
Non sia mai data, qui, altra minestra
Ed incubi c’infestino il sonno
Noi stiamo a valutare
migliorie
Ad ogni aspetto della vita in terra
Non sia che alle mediocri signorie
Piace così – e guai a chi sgarra?
Non v’è scarto tra il senso
e la ragione
già nulla trovano d’irrazionale
in ciò che fanno, e sempre il lor padrone
difendono – da tempo primordiale
Torna l’irriducibile battaglia
Per vivere – tra specie contrapposte
Quando il tremendo vero si distaglia
Spaventa: e voi da quale parte foste?
Se orgoglio ed egoismo son
sposati
Nello spazzarci via dal tabellone
A cosa vale essere dotati
Di un nobile sentire, e di ragioni?
Speranza io non vedo, e sol
posso appigliarmi
A questo flusso indomito d’inchiostro
Non so a chi sia rivolto, ma non posso fermarmi
Né mai talvolta usar verbo maldestro
Se un intervento esterno è
mai previsto
Non ci sarà bisogno di messaggi
Sapranno immaginar ciò che abbiam visto
In tutti i suoi orribili passaggi
Essendo come noi,
interverranno
Con forze che quaggiù non abbiam viste
Per sempre a liberarci dal tiranno
Senza che attraversiam fangose piste.
L’inferno esistenziale non ci fosse
Gli strali già subiti ad ogni metro
Un odio siderale dalle masse
Il vero, il rettamente ambizioso
Massimo fosse già il nostro fardello
Trovassimo giammai sguardo pietoso
Che per volar dee sollevare il mondo
Non sia mai data, qui, altra minestra
Ed incubi c’infestino il sonno
Ad ogni aspetto della vita in terra
Non sia che alle mediocri signorie
Piace così – e guai a chi sgarra?
già nulla trovano d’irrazionale
in ciò che fanno, e sempre il lor padrone
difendono – da tempo primordiale
Per vivere – tra specie contrapposte
Quando il tremendo vero si distaglia
Spaventa: e voi da quale parte foste?
Nello spazzarci via dal tabellone
A cosa vale essere dotati
Di un nobile sentire, e di ragioni?
A questo flusso indomito d’inchiostro
Non so a chi sia rivolto, ma non posso fermarmi
Né mai talvolta usar verbo maldestro
Non ci sarà bisogno di messaggi
Sapranno immaginar ciò che abbiam visto
In tutti i suoi orribili passaggi
Con forze che quaggiù non abbiam viste
Per sempre a liberarci dal tiranno
Senza che attraversiam fangose piste.
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