La congestione dentro di crudi vetri rotti
attendon - come me - scavandomi la fossa
opposti alle mie idee, travisano i miei fatti
comunicar con loro è ben falesa mossa
Sorrisi falsi e fronti corrugate
vere espressioni poi, ed atti ostili
invidian vite che non sanno sciagurate
già essere e distorti ne stagliano i profili
E anche nella svolta pragmatista
visitan le intuizioni - son incubi improvvisi
il tutto è ancora instabile e si allunga la lista
di questioni irrisolte, di suoni non intesi
Credevi di aver dato, terribile è capire
distese sterminate innanzi a te
che le tue conclusioni potrebbero invertire
far del filosofo un più alto re
Tarpa quei rami, come poterai
tra un po' quelli dei peri e poi dei peschi
perditi nella realtà - più non sarai
la fiera man che firma nuovi affreschi
Quel che ti è consentito - già lo sai
è d'essere il gradino d'una scala
verso la perfezion che non vedrai
ma a volerli saltare ci s'impala...
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