E ti scrolli di dosso un po' di peso
del corpo e delle contingenze imposte
per scorgere lo spirito - inarreso
bramoso a ripercorrer le sue piste
E geme quando incorre nelle falle
del tuo passato - ogni falsa nota
ancor ti grava intera su le spalle
periodica rigira questa ruota
E stinge nel ridicolo l'intento
di smuovere gli ammassi di cultura
acquisir l'impossibile - a rilento
sancendo la finale tua lettura
Irrazionale e sadico un istinto
sembra guidarti in quella direzione
la mano metafisica che il vinto
fa vincere in un'altra dimensione
E pur quaggiù ti perdi nuovi frutti
della mondanità - non coltivati
e sempre sei splittato in due metà
di qua e di là vuoi conquistarli tutti
Si ripercuote, il buono della vita
sì anche in uno slancio trascendente
e quando fai progressi nella mente
anche quaggiù migliora la partita
Ma il mondo è grande, immenso in ogni campo
fa disperare mesti di un arrivo
che appare imprescindibile - ed arranco
però confermo quel che presentivo
Io vincere non posso, né mollare:
la vita è intenzionata a seppellirci
ma la mia parte - tutta - dovrò fare
ed è quello che qui noi stiamo a dirci.
Nessun commento:
Posta un commento