Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

mercoledì 28 febbraio 2024

Ideologia


Teologia è teleologia 
I nostri dèi sono i nostri scopi
Si danno agone nel nostro corpo
Quando esso s'indebolisce
prevalgono gli dèi minori
Quando è giovane e forte
gli dèi maggiori hanno la nostra venerazione
e i sacrifici in loro nome 
costano meno - perciò
li facciamo. 

Il liberalismo venera solo gli dèi minori

Divenire tollerante significa 
abbassare le ambizioni 
non si tollera per rispetto
ma per indifferenza 
L'intolleranza, tipica dei regimi
e delle religioni 
non è più necessaria
a raggiungere lo scopo - dio
e si sposta solo alla difesa dei fondamenti
che sorreggono gli uomini piccoli.

Il Nichilismo è davvero possibile?
Può morire un dio senza lasciare spazio 
ad un altro - che prevale su di lui?

Finché esistiamo, vogliamo 
e quando dubitiamo e siamo immobili
siamo invero combattuti internamente 
L'agone tra gli dèi non ha ancora
sancito un vincitore. 


giovedì 22 febbraio 2024

Lugubre presagio


A ribellarti stai contro il disagio
eterno di chi vivere non può 
come vorrebbe - e il lugubre presagio
che dalla morsa mai non uscirò 

Strade si chiudono, altre sono aperte
ma provocano nausea da lontano
e nella tua le rene son deserte
per un viaggio infinito e disumano 

Di cui mancano i viveri, peraltro
e morte non accetti mai del tutto
delle pulsioni - e vivere in ritardo
par meglio che non vivere affatto

Ma il tempo presto casserà il problema
assieme a lei che vige imperterrita 
Diversità - che impone un solo tema
tragico allo spartito della vita

Invidi chi è qualcuno - e muore meno
tutto sommato, è colmo d'alti e bassi
o chi non è nessuno e sta sul treno
godendo dei suoi piccoli possessi

Ma altri non si può esser da sé 
devi dar sbocco al tuo mazzo di carte 
che sembra ormai impossibile perché 
ti sei fottuto a regola d'arte

Passato t'incapretta impietoso
dall'altro lato la stupidità
non può comprender quanto maestoso 
fosse il tuo sguardo sulla realtà 

E tutto sottosopra è giudicato
oggi come allora e già domani
tutto viene distrutto ed umiliato 
ciò che dall'alto venne ai subumani

A ripiegar sul piccolo ci provi
ma esso è regolato da costoro
ti uccide - ed il bello che ci scovi
è a quest'inferno flebile ristoro

Troncar la strada e insorgere improvvisi
l'hai visto mille volte: è suicidario
non puoi rappresentar che pochi visi
perduti come il tuo nel circondario 

Poter ricattuale non possiedi
già che nessun dipende dai tuoi canti
lo scomodo sgabello su cui siedi
è forse condiviso? Si, da quanti?

La vera soluzione è sì lontana
o sai che non esiste: è un elitario
gruppo di menti elette in quarantena 
dal mondo gretto, bieco e più falsario

Il tempo terrorizza e rasserena 
che tutto finirà naturalmente 
un giorno ci sarà un'ultima scena
combatti e attendila pazientemente. 


martedì 20 febbraio 2024

Tu che devi salire


Non credere ingenuo che la preda
si offra chiara a te, e si metta in posa
accessi sono molti sulla strada 
per chi pigro non è, e per chi osa

Ma caccia si raffina e si evolve
si vuol più confortevole e sicura 
e tanti nodi assieme vuole sciogliere
dedicandosi alla ricerca pura

Ti devi conquistare spazio netto
in cui puoi proseguire fermamente 
libero dal dominio bieco e gretto
che già s'impose precedentemente 

Esperimenti furon scoraggianti
ce ne sarà poi uno sopportabile
che non costringa a ripiegar nei canti 
la rabbia per sto mondo miserabile 

E al punto di partenza ti riporti
tu che devi salire agli alti cieli
e ancora prima di finire morti 
ne scatti bella foto e la congeli. 



sabato 17 febbraio 2024

Nessun taglio netto


Torna il passato per biechi richiami
giustizia non fu fatta e duole in petto
urge la vita e sfugge dalle mani
a nulla già puoi dare un taglio netto

Agli alti afflati, a indebiti confronti 
a pragmatiche svolte, a bei teoremi
a rabbia che rovesci a piene sporte 
su uomini che son del mal gli emblemi

A chiuderti in te, a estendere il campo
a scordare il passato e farti torto
al non sentirti più quel ch'eri un tempo
a gemere perché è sempre più corto 

Assolverti sereno, poi chiederti di più 
a lavorar, poi rifiutare tutto
a dare una speranza alla virtù 
a sentenziarla morta, in grave lutto

Se c'è qualcosa che mi rappresenta
da poter suggellarlo in uno stemma
è un uomo solo, perso alla tormenta 
per sempre attanagliato da un dilemma. 


venerdì 16 febbraio 2024

Sol dalle frasche


Qui intorno a me c'è tanta morte
spinosa freddezza, e vita non verrà 
dagli esseri umani. Sol dalle frasche 
e dalle pietre che grondano storia, 
da stralci d'antichi spiriti, da fulgidi
concetti afferrati ed oggetti,
da amori inventati e la sparuta penna. 
Indomita, su ciò che mi uccide. 


Sperando forse


Che ancora io sia qui già mi stupisce 
che resa non sia giunta in questa landa 
che il passo e il pensier mio tutto tradisce 
che sguardo mio dall'alto ancor non scenda

Fatico a scorgere ov'il mio cuore tenda
stanco si posa, illuso, a ciò che non lenisce 
di un lavoro alien la falsa sponda
la prospettiva presto intristisce 

La penna del filosofo s'accende
ancora in piè su qualche buona pietra
al pessimismo tutta non s'arrende
sperando forse in una zona sacra 

Là fuor tutto lo umilia e lo bastona
la sua ragion schiacciata dentro sé
ancor vuole trovarci roba buona 
in luogo che rimane avulso, ahimè 

E tutto si conferma e si peggiora
conflitti e fosche anime plebee
quello ch'è oggi è tal com'era allora
non v'è spazio per le migliori idee

Voglia di amar si logora e delude 
si rilancia nel tempo, già passato 
stagliata in paesaggio che si chiude 
e non concede scorcio appassionato

Ciò che hai da dir è troppo - e lo dirai 
a sprazzi: tutto domina il male
nemmen gli errori tuoi correggerai
ed il futuro ne vedrà lo strale 

Chiedo un aiuto che non può arrivare 
non mi soverchia la desolazione 
ma quanto le idee nuove siano care
appieno non può dirlo alcun sermone. 





lunedì 12 febbraio 2024

Monito della bruma collinare


Ma gli elfi noi bisogna farli esistere 
e tanta forza ancor può ritornare 
facendoci scordare di desistere 
e azione col pensiero conciliare 

domenica 11 febbraio 2024

Strappar la verità


La fulgida intuizione mattutina 
che triste aveva scorto un'ingiustizia
seguire come un'alma peregrina
volevi - e non gettar quella primizia

Ma chi la impose già, volea il contrario 
troncare brutalmente la ricerca 
spianargli contro tutto il circondario
che ignora quell'errore e lo rimarca

Riguardano i valori ed i principi 
pilastri del mal sono culturali 
non possono donare buoni auspici
danni si estendono - esponenziali

Nessun li può affrontar, se non colui
che acuto ne sentiva lo stridore
ma l'agguerrita armata dei plebei
si trova contro - e cresce il suo rancore

Così deve strappar la verità 
comporla ben sul campo di battaglia 
non tesserla nella tranquillità 
d'ivorea torre - ed ogni dì s'incaglia

Manca così il lindore dei bennati
ai suoi concetti - ma l'epicità
compensa quello che non sono stati 
raccolti ben dalla felicità 

Però hanno fatto breccia nell'ignoto
giovane spada allargherà lo squarcio
testa di ponte del pensiero in moto
penetrerà - a consentir lo sbarco.