Che ancora io sia qui già mi stupisce
che resa non sia giunta in questa landa
che il passo e il pensier mio tutto tradisce
che sguardo mio dall'alto ancor non scenda
Fatico a scorgere ov'il mio cuore tenda
stanco si posa, illuso, a ciò che non lenisce
di un lavoro alien la falsa sponda
la prospettiva presto intristisce
La penna del filosofo s'accende
ancora in piè su qualche buona pietra
al pessimismo tutta non s'arrende
sperando forse in una zona sacra
Là fuor tutto lo umilia e lo bastona
la sua ragion schiacciata dentro sé
ancor vuole trovarci roba buona
in luogo che rimane avulso, ahimè
E tutto si conferma e si peggiora
conflitti e fosche anime plebee
quello ch'è oggi è tal com'era allora
non v'è spazio per le migliori idee
Voglia di amar si logora e delude
si rilancia nel tempo, già passato
stagliata in paesaggio che si chiude
e non concede scorcio appassionato
Ciò che hai da dir è troppo - e lo dirai
a sprazzi: tutto domina il male
nemmen gli errori tuoi correggerai
ed il futuro ne vedrà lo strale
Chiedo un aiuto che non può arrivare
non mi soverchia la desolazione
ma quanto le idee nuove siano care
appieno non può dirlo alcun sermone.
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