Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

giovedì 22 febbraio 2024

Lugubre presagio


A ribellarti stai contro il disagio
eterno di chi vivere non può 
come vorrebbe - e il lugubre presagio
che dalla morsa mai non uscirò 

Strade si chiudono, altre sono aperte
ma provocano nausea da lontano
e nella tua le rene son deserte
per un viaggio infinito e disumano 

Di cui mancano i viveri, peraltro
e morte non accetti mai del tutto
delle pulsioni - e vivere in ritardo
par meglio che non vivere affatto

Ma il tempo presto casserà il problema
assieme a lei che vige imperterrita 
Diversità - che impone un solo tema
tragico allo spartito della vita

Invidi chi è qualcuno - e muore meno
tutto sommato, è colmo d'alti e bassi
o chi non è nessuno e sta sul treno
godendo dei suoi piccoli possessi

Ma altri non si può esser da sé 
devi dar sbocco al tuo mazzo di carte 
che sembra ormai impossibile perché 
ti sei fottuto a regola d'arte

Passato t'incapretta impietoso
dall'altro lato la stupidità
non può comprender quanto maestoso 
fosse il tuo sguardo sulla realtà 

E tutto sottosopra è giudicato
oggi come allora e già domani
tutto viene distrutto ed umiliato 
ciò che dall'alto venne ai subumani

A ripiegar sul piccolo ci provi
ma esso è regolato da costoro
ti uccide - ed il bello che ci scovi
è a quest'inferno flebile ristoro

Troncar la strada e insorgere improvvisi
l'hai visto mille volte: è suicidario
non puoi rappresentar che pochi visi
perduti come il tuo nel circondario 

Poter ricattuale non possiedi
già che nessun dipende dai tuoi canti
lo scomodo sgabello su cui siedi
è forse condiviso? Si, da quanti?

La vera soluzione è sì lontana
o sai che non esiste: è un elitario
gruppo di menti elette in quarantena 
dal mondo gretto, bieco e più falsario

Il tempo terrorizza e rasserena 
che tutto finirà naturalmente 
un giorno ci sarà un'ultima scena
combatti e attendila pazientemente. 


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