Unico mio vero, inevitabile errore
fu il sopravvalutare gli esseri umani,
essere andato quindi loro incontro,
averne cercato il contatto, averli
inseguiti, essermi aperto con loro,
aver cercato soluzioni inclusive, essermi
preoccupato del loro interesse e aver preso
in seria considerazione il loro pensiero.
Essermi perciò privato di una vita
degna di questo nome, per cialtroni
violentatori che non meritano il dono
della vita e ne attingono a sbafo, a mani basse,
partecipando al male, distribuendo
danni a destra e a manca, insultando
lo spirito santo ad ogni passo, ad ogni
respiro.
Questa è l'umanità, e non esistono
crimini sufficienti contro di essa.
L'ultima cosa che voglio ora
è alleviarne le sofferenze - e solo
mi allieta la falce in avvicinamento,
preceduta dall'orrida vecchiaia
e dai suoi acciacchi: hanno insultato la Vita,
meritano gli insulti della morte,
che la vita giri loro le spalle
e in silenzio li abbandoni.
Amen