Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

lunedì 2 novembre 2015

Perché il liberismo non funziona



Il motivo per cui il liberismo non funziona è che le sue parti sono interdipendenti ma si comportano – per principio – come se fossero indipendenti. Lo stridore e gli urti che ne conseguono determinano uno spreco energetico generalizzato e progressivo, giacché, ricorsivamente, meno energia possiede il sistema e più i singoli cercheranno di portarla al proprio mulino per consumo personale, impossibilitati in tal modo a distribuire il potenziale orbene ad aumentarlo, cosa che innescherebbe il circolo virtuoso della collaborazione sotto forma di spesa oculata e investimento, la quale produce arricchimento complessivo nella precisa misura in cui si risolvono i conflitti. Tramite l'individualismo il sistema liberista innesca invece un processo degenerativo che sfocia in una crisi economica generale, IRREVERSIBILE per via democratica. Il sistema non funziona perché non è organico: ma nessun organismo in natura è democratico, ma al contrario rigorosamente gerarchico.
Un corpo animale o vegetale, un ecosistema, un sistema solare, un esercito, un'impresa, un ospedale, un'orchestra, il sistema operativo di un computer, il sistema tonale in musica, una rete stradale, un sistema di distribuzione delle merci, una comunità scientifica, una famiglia. La collettivizzazione del potere inerente alla democrazia, ossia la spersonalizzazione del ruolo manageriale della società lascia di fatto i singoli organi in balia del loro cieco egoismo, il quale, come detto, produce la crisi del sistema, l'avaria dell'organismo destinata infine ad ucciderlo in quanto che si trasmette da un organo all'altro in circolo vizioso. La soluzione fu storicamente trovata ed è il corporativismo fascista, studiato ed imitato - prima del secondo conflitto mondiale - in tutto il mondo, ed infine schiacciato perché ostile ai poteri finanziari internazionali, dall'intento parassitario e occultamente degenerante. Occorre distinguere tra capitalismo e liberismo, in quanto il primo è benefico e sinonimo di crescita economica tramite progressivo investimento di capitali: ma questo esiste anche sotto il fascismo, solo viene applicato in ottica nazionalista (per il bene comune) ed è quindi capitalismo di stato, non in ottica privatistica e dunque non liberale, perché nella libertà i singoli, non guidati, tendono a fare il proprio interesse danneggiando il sistema. 

Al mio viandante




ECONOMIA VERDE


Levati e va dove la vita scorre
in queste pagine lunghi corridoi
quelle più marce le vuoi scomporre
e che la vita né la penna annoi

ti devi imbattere per caso un giorno
nell'occasione a lungo mancata
avevi amato tutti i mostri intorno
e della tua mente una persona è grata

che non si possa annegar per sempre
senza una bussola e una roccia in mano
che il corpo esiga migliori tempre,
per le sue spade, è destino umano

se coi residui della sua ingiustizia
quell'uomo ha fatto il suo piccolo impero
e ora ti salva con la sua amicizia
sarai tu adesso ad ingrandire il vero

curiosa storia che da questi ponti
che incurante lancia tra luogo e luogo
vede adesso nascere buoni incontri
e difficoltà a cui non mi nego

le gelide reti dell'estremismo
d'altro canto lasciavano vane speranze
ed il prossimo entrava nel tuo nero autismo
quasi soltanto a sentire distanze

volevamo i palazzi di un nuovo regno
dopo questo viaggio senza patria né via
ora non disdegniamo le case in legno
sono belle e consumano meno energia


ISTANTANEA

Vento di sabbia turbinea
sporca quest'anima antica
perché moderna è la linea
che le attraversa la vita

se questo corpo non è più guerriero
noi lo dobbiamo alla gabbia
sente le cose che ammiro
però le ammiro con rabbia

ma non cercare sprazzi fulgenti
di biografie più lontane
ché sono qui fra i tormenti
contano e non sono vane

giovani voglio chiamare alla vita
quei che la storia ha schiacciato
guerra sia cruda, spietata, infinita
a chi il talento ha sprecato

siamo nel tempo che logora e intride
siamo nel tempo che macchia
siamo nel tempo pagliaccio che ride
nel tempo della pernacchia

siamo nel tempo che sperde e che picchia
siamo nel tempo che frena
siamo qui e tutto è sottosopra
siam nell'inferno di Atena

non ci interessa come del resto
passare questi decenni
scivola ogni gradino che pesto
il futuro son deboli accenni

non c'è confine alla stupidità
di quelli che vivon per niente
per lor "si comincia", in tal velocità
verso un paesaggio demente

questo scenario però è il risultato
di chi ad ogni occasione ha scelto se stesso
bastava un meschino vantaggio scansato
e non saremmo sì in basso

tutti i buonisti persone crudeli
tutti i più deboli sono brutali
han predicato per salvare se stessi
poi ti violentano i rari

sempre giustificano ciò che degrada
compiaciuti della durezza
del cinismo con cui l'errore si appaga
marciano con l'ingiustizia

non mi è riuscita quest'oggi eleganza
mi sono usciti concetti
zoppi di un uomo dal piede che avanza
in mezzo a capre ed insetti

l'ora è ormai tarda, vado di fretta
vado a sprecare dell'altro
vado ed aspetto quale merdata
sarà domani sul palco



CITTADINE LONTANE


Sono cittadine lontane
dove puoi trovare un pertugio ma anche una fine
sono l'infinità del mondo
lascialo governare ai locali
forse una caravella è partita al momento giusto
forse c'è un senso nelle impronte promiscue
impartite ad ogni luogo
forse va bene che ogni luogo sia famoso
per qualcosa e non per altro
ma tutto può cambiare

La contingenza ci richiama ai suoi lacci
dove è la forza per strapparli?
dove il futuro uccide il passato?
Continuiamo a girovagare ed ogni giorno apprendiamo
si scalfirà un giorno il muro
a forza di colpire le pietruzze
lanciamo canne nel vuoto
non si piantano
gettiamo semi su terreni sterili
focalìzzati su qualcosa che possa fare il giro del mondo
e germinare in molti luoghi
proteggi il filo della fede
da chi vuole spezzarlo
non riusciamo ad essere felicemente piccoli
né felicemente grandi
le forze oscure che governano il mondo
hanno lasciato ancora spazio a geometrie
scienza e classe, e anche buon senso e forza
devi solo uscire dalle fanghiglie e dalla mediocrità dominante
ci sono molti circoli su scala globale
ci sono persone che si sono ritagliate un terrazzo di ottima visuale
e una vita ancora potente
molte persone erano state sconfitte
hanno trovato il modo di sopravvivere
di conservare il nocciolo, e si sono riorganizzate
in qualche modo
non mentire del tutto
non dire tutta la verità
taci ma esprimiti
stai tranquillo

Ho chiesto a una persona
di dismettere i suoi abiti e diventare
una tremula farfalla
lei che non voleva portare la sua pietra al palazzo
lei che non voleva scaldarsi al grande falò
perché se due uomini sognano forse
potranno sognare di meno
non mi ha risposto
non gli chiederò più nulla

le cose che adesso sembrano improbe fatiche
e questioni poco interessanti
devono disintegrarsi con le nostre magie
esse sapranno da che direzione avvolgerle

ho chiesto ad un ricco dottore come poteva godersi
la sobrietà senza essere mai stato ebbro
gli chiesi perché avesse tanto gioito di questo mondo
tanto da non poter attingere a quell'altro
dove non lo avremmo accettato, eppure...
or ci sembrava di dover attingere al suo aiuto
La passione per la verità, gli dissi
è qualcosa di violento
la giustizia cosparge gli uomini
di granaglia vetrosa e poi li torce
di quante dolci foreste abbisogna l'etica
per mitigarsi...
Mi hanno fatto odiare quello che sono
il saltimbanco adolescente
il presidente del clan-destino
quel che poteva e non ha potuto
quel che per via d'ambizione rimandava ed espandeva
quel che non voleva morire in questa macchina di vaniloquio
e vetroresina, che cerca una voce più alta, amica
e inorridisce al cinismo del mondo
Ma egli non diceva nulla...
così io trovai che gatti e cani obbediscono ai padroni sbagliati
e che sono nato in mezzo ai morti

è possibile che non vogliamo riti
è possibile che ci debba essere una cesura
dobbiamo essere impopolari
ed invasare il popolo, possederlo
senza mescolarci davvero con esso

lasciamo cadere questa sciocca disputa
parla alla spiaggia sapiente
ai colti alberi
al senno dei fiumi

non importa adesso se non riesci a leggere
quel libro non è pronto per te
e lascia stare la cavalleria
quel che non riesce a comunicarti

sei di nuovo snaturato adesso
sei sporco, prendi la via
prendila e vai laggiù
sai in quanti luoghi che non conosci
davvero le grinfie non ti raggiungono?
sei un provinciale
il mondo è più grande del più grande degli spiriti
una parte di te ammira quelli che tanto hanno girovagato
dopo aver subito traumi e sfacchinato nei sentieri dell'ingiustizia
e della follia, quelli che hanno ritrovato una figlia e una ragione

dobbiamo imparare ad aprirci e chiuderci di più
ad essere maggiormente gli altri e maggiormente noi stessi

I percorsi sono punteggiati di squallori e scene che ti stringono l'esofago
parole sbagliate, bisogna BRUCIARLE
abbiamo lasciato cadere tanto di quel grande disseminato per strada
deve tornare, perché anche se ne spariranno i segni
noi ne saremo ancora capaci

lascia stare quella persona, non disputare
e lasciale i suoi amori e le sue insofferenze

lasciale i suoi processi e non fartene processare
lascia che i processi siano imposti dal nemico dopo una sconfitta militare
lascialo inseguirti
preoccupati solo di chi ha un peso concreto sulla tua vita
gli altri non possono fare quello che vogliono
lasciali deboli, che si conquistino la forza

ma qui non sappiamo più cosa vogliamo essere
e conseguentemente, non siamo


Vano e strano


Lascia al mondo i suoi segreti
davvero che attendano di essere svelati?
Che davvero non vi sia abbastanza mondo in essi?

Talvolta è come se tutti i nostri amici fossero qui

il cuore è fermo ma si muove
per trovarsi più a suo agio

non leggeremo più nulla
noi osserveremo e dedurremo

Monaci?

Quanta mondanità pensi di perdere davvero?

Andiamo a cercare più da vicino nuove contraddizioni, eppure
credo che esse si dispieghino, una volta sentita la propria unità
a conflitto con la plurale diversità

non importeranno sacche di tempo perduto
non importeranno bruttezze saccheggiate e mostrate

stai piccolo, stai nulla
forse ci sono modi per estendersi in pace

se nulla ti porterà laggiù in maniera traumatica
vi arriverai per gradi
non ti preoccupare

quanti labirinti ha cercato l'uomo per diventare grande e potente
quanta bellezza si è mozzata per aversi di più
ognuno vuole ripresentarsi in vesti guerriere

la Storia vuol riscattarsi nell'Essere
e l'essere vuol essere di nuovo storia

forse perdoniamo chi si è reinventato un presente
altrimenti sarebbe stato passato per un'eternità

tante cose non meritano di fare parte del nostro essere storico

vi sono entrate indebitamente
espelliamole

vi sono tanti modi di combatterle
trova quello perfetto

questa poesia ha bisogno di concretezza adesso
ma non trovo oggetti meritevoli

sentirò l'odore dei materialisti e me ne distaccherò in tempo per
non esserne guastato e mordermi

nella vita in genere
fiducia solo a quelli che restano puri nei momenti duri

solo l'illuminazione ci consente di amare il fato

non finché siamo ciechi e conserviamo
residuati di stupidità

basta vecchie poesie adesso
dritto verso l'indomani
siamo debitori di vittorie che aiutino a vincere
di passo di marcia
di egoismo e arroganza
guarda come si preoccupano del morale i calciatori
questa è la loro morale

fischio d'inizio

e più impegno
e più opportunismo
e più cinismo
e più mentire
e più franchezza
e più aiuto
e più

forse possiamo essere monaci di mondo

farò leggere poco questa poesia

la leggerò poco

guarda come si perde tutto, tranne quello che ci ha nutrito
e consentito di andare oltre

prendi e dimentica

è meglio essere inseguiti
quando ci teniamo lontani
con la nostra potenza di gambe
che non inseguire col fiato corto

Umanità
combattere per essa è assurdo
combattere contro di essa è vano

Osservare è strano


Al mio viandante

riconquistare il seggio del cantore
con palpito di un'anima avvinghiata
al morbo esterno che nega l'autore
è la priorità della stoccata

la condizione di ogni buon dipinto
è che vi sian due forze ben distinte
ci stia il cattivo, in quanto non è vinto
ma il buon mantenga intatte le sue tinte

non stendere più il vino, s'è annacquato
versalo a terra e torna alla sua fonte
o il buon viandante che se l'è bevuto
ti leggerà perdente sulla fronte

ciò che non hai smaltito nella vita
è qui scompaginato dalla penna
lavora ai fianchi la mental fatica
il simbolo del male che ci affanna

dopo tu sei più forte, non lo neghi
fiero concetto è l'arma che hai in pugno
e il prossimo pinnacolo lo pieghi
coi saggi colpi che ora metti a segno

ma tutto ciò che splende mostra il fianco
a bieche ritorsioni e tue bruttezze
sicché dalle menzogne non mi affranco
mi presto alla tormenta delle beffe

si dice il tempo lasci l'essenziale
scremato dalle scorie del superfluo
sicché nel tuo vessillo e tuo segnale
non scorgano le scie da cui è emerso

dev'essere oggettiva in ciò che hai detto
impressa, la battaglia della vita
non falsa il solitario tuo concetto
il quantico valor della partita


Farfalla

Questa sera non mi è amica

Cerco luci lungo la strada
dal sapore spirituale

esse mancano
ma il petto duole

siamo ritornati colpevoli
e raccolti

la necessità parla chiaro
non imporremo le nostre idee a nessuno
le avvolgeremo di vernice spray
celeste

qui c'è una farfalla
che sfarfalla

il superamento del capitalismo
è cosa difficile da cogliere in un solo sguardo
il suo intimo errore fondamentale
che lo destina al fallimento

ci sono persone esperte della storia economica
di questo piccolo comune a partire dal 1840

però questo sgrassatore spray per superfici brillanti
con ammoniaca è di alta qualità
è flessuoso, patinato, anti scivolo, ci sono le informazioni fondamentali in
spot vivi e ordinati, ma solo la politica può renderlo perfetto
e commercializzarlo senza perdite monetarie
nel breve & nel lungo termine

ma siamo colpevoli ci sono parole cattive e sangue
di cui siamo imputati
ci sono ancora e sempre mostri

mi consolo della cattiveria circostante
con la bontà della semplicità
questa sarà il mio ristoro
esterno
evviva i paesi

poi ci saranno ristori interni
di elevazione e saggezza
attenzione ci vorrà molto tempo
per grandi nuove sistematizzazioni


vedi spunti di svolta
sarai saggio ad altre età
come è giusto
adesso cresci pure giorno per giorno
vedi che non sprechi nulla
non hai sprecato nemmeno un'ora
e infatti la strada è visibile

la scienza riceverà una grossa mano da me

ma nella vita approfitteremo senza remore
e con giustizia degli esperimenti già fatti
noi siamo stati cavie dei nostri

possiamo quasi sorridere adesso, dei mostri sconfitti
ogni cosa è stata superata con una specifica battaglia
tanti processi sono ancora in corso
e serviranno gli anni ma adesso
abbiamo un buon calmante e una sordina
abbiamo il progresso di queste settimane
che si congiunga con quello di domani

noi profitteremo bene di questo mondo strano
troveremo passatempi e stufe
noi ci divertiremo come forse potemmo tanti anni fa
in filosofia ci permetteremo ormai con autorità
di essere ancora più originali
stabiliremo una nuova norma nel rapporto
tra teoria & prassi

nel frattempo esistono ancora pezzi di nazioni
e pezzi di buon senso

c'è tanta gente che deve sempre e meglio
rifugiarsi - un giorno sarà con noi nel pretendere il grande rifugio
di una patria nuova

adesso ricordo onde lontane
16 17 18 19

sia la necessità la sola maestra
nell'educazione del futuro

ma come ci siamo inariditi dio mio
è tutto così arido

ci sono tanti piccoli luoghi a cui rendere giustizia
forse però sempre qualcuno li ha guardati con occhi amici
e riconoscenti. Quante carraie hanno forse detto grazie alla mia auto esploratrice

la farfalla molesta si è acquietata già da parecchi minuti e mi ha consentito
di dare un titolo e una fine a questa poesia.



 L'uomo adoratore


Non sai se più rimpiangi quelle liete
immagini ad intento descrittivo
che non quelle immersioni che sapete
gli abissi del concetto caldo e vivo

hai visto tanta gente divertirsi
sembrava che cercassero dell'altro
un magico a cui ebbri convertirsi
e farsi trasportare festeggiando

tramutano in guerrieri audaci e pronti
lavoran duramente e son creativi
se tu gli doni un simbolo cocente
un buon motivo per sentirsi vivi

si schierano ordinati e son fratelli
si disfano ed avvolgono gli intoppi
se tu li rendi tutti quanti belli
partecipi di un fluido che li scoppi

la gente non puoi farla ragionare
eppure sono sempre intelligenti
quando si fanno bene impressionare
dai fulgidi fenomeni potenti

e la potenza è quello che cerchiamo
non userò parola qui avvizzita
chi non sa conquistarsi un "io ti amo"
è fuori dai percorsi della vita


 PREVISIONI METEO

In una trappola diabolica
lentamente scivolo fuori dalla morsa
e convivo con gli altri rotismi

l'alternativa era una violenza tragica
impariamo a scivolare
ad imporre che le cose migliorino
all'interno delle morse

avere il coraggio delle proprie idee
non significa necessariamente
offrirle al pubblico linciaggio
ma piuttosto la pazienza di aspettare il loro tempo

i linciatori non hanno colto il messaggio
ma lo puniscono
non sono ancora pronti
i tuoi soldati muoiono invano senza penetrare la muraglia

ognuno assolutizza se stesso
perché non può avere l'esperienza degli altri
ma l'esperienza superiore può cogliere quella inferiore
ed essere giusta con essa, non viceversa
proteggi l'esperienza superiore
dalla prepotenza altrui

quando vivremo ammassati in bettole e saremo avvolti dai rifiuti
quando la circolazione sarà viscosa come colla liquida
quando funzioneranno solo i computer della Nasa e anch'essi sbacchetteranno
quando ogni cosa costerà troppo perché la stupidità ha fatto lievitare il suo costo di produzione
quando nessuno saprà più insegnare nulla
ed ogni sequenza informativa sarà invertita
quando tutti saranno fuori ruolo ed i vecchi maestri daranno per scontato
che gli allievi sappiano quello che non sanno e dovrebbero sapere, e allora parlino a loro in lingua professionale senza che quelli nulla comprendano
quando ogni piccolo residuo di buon senso sarà sanzionato dagli sguardi
e l'assurdità sarà dogma religioso
quando l'albero della cultura soffocherà sotto il peso delle sue immote fronde senescenti
quando lo strascico del passato strapperà la veste che indossiamo lasciandoci oltremodo nudi
quando una non-scuola preparerà un non-lavoro
quando saremo tutti quanti brutti e cattivi e incompetenti
quando ogni arte sarà un aborto fastidioso e squallido
quando parleremo una lingua incomprensibile
quando un libro scritto male non sarà più solamente tale ma sarà un piatto vuoto
quando i vizi secondari avranno corroso le virtù primarie
quando la sussistenza crollerà poiché tutto il resto già è crollato prima
quando il morbo avrà pervaso l'intero pianeta e non ci siano più vie di fuga
allora, e solo allora

sarà il tempo del DITTATORE


Giorno per giorno

Poco ti aggradano le creste dei monti
quando ti accingi alla scrittura
se nella vita non hai chiuso dei conti
stendendo le creste in una pianura

Ma se l'hai scelto come mestiere
puoi ringraziare una vita appuntita
altrimenti che avresti da far vedere
non fosse strana, rimpianta e pentita?

Però se hai scritto qualcosa di bello
gettalo al mondo e prendi la via
presto diventa un noioso fardello
e più non t'importa che quella sia tua

Mai arenarti, vogliamo del nuovo
più audace, più sveglio, più breve, più accorto
se la tua arte vuol scrivere meglio
non deve far come il serpente contorto

Guardando avanti, dirò dunque dell'altro
di cose che minano la vitalità
che non restino indietro a incresparti il volto,
e inizierò parlando della Volontà

La Volontà è come un circuito
si accende soltanto se non ha interruzioni
devi voler sia gli scopi che i mezzi
solo così si producono azioni

Però la gente ti impone dei salti
vuole costringerti a vita alienata
fanno i finocchi col culo degli altri
quando la loro è limpida e grata

Vorresti agghindarti di un clima gioviale
essere tenero, più che affranto ed inquieto
ma è l'occhio del prossimo, che ti ha voluto incastrare
e solo ti affranchi se usi il tuo metro

Egli ti ha inchiodato nel muro
impresso tagliole e bollini eterni
come fossi il male allo stato puro
e tu stolto ne accogli i sentenziati inferni

Non mi stupisce se vuoi vendicarti
se per essere libero devi eliminare
le persone fisiche delle controparti
dacché il loro giudizio non può cambiare

E mentre a questo non ho risposta
e vago per la strada che ho preso ieri
trovo che anche oggi, manco a farlo apposta
non è al mare che approdano i miei pensieri

Se la vita è più forte della tua persona
e non riesci in sostanza a cambiare un corno
accontentati allora di dirne una buona
e di farne un'altra, giorno per giorno.


HALLOWEEN


Voglio che i miei nemici tornino
a comunicare con me in veste allegorica
ho bisogno dei loro messaggi
è un modo per non sentirsi soli

voglio tornare pazzo
ero più forte e più bello

e solo con la magia si può cambiare
questa realtà

ogni elemento stabile di questo mondo
è contrario

vogliamo adagiarci un poco
nella società iper-protettiva
che ha cresciuto i nostri nemici

nessuno di loro è andato incontro all'ignoto
coi suoi mostri

i dottori sono insicuri, quando sentono la fuori
qualcosa di anomalo
qualcosa di insano in ciò che si presenta come
modello di sanità
che li pone a distacco da coloro che debbono curare

siamo ancora forti ma abbiamo bisogno della follia
come i sistemici si sballano e fumano e bevono
e giocano e ridono e fanno sport
hanno scelto di non pensare
ma allora
devono stare attenti ogniqualvolta sorge loro in testa un pensiero
potrebbero impazzire dinanzi a ciò che suggerisce
bisogna tenere allenati i propri narcotici
come si tiene allenato un muscolo
e una battaglia quotidiana

siamo troppo estranei per entrare in quel luogo
occorre un'armatura e un'uscita di emergenza
sai quanto è ricco e testato il loro armamentario?
non azzardano esperimenti
hanno paura di noi
una parola li agghiaccia
un moto li lacera

però questa notte delle streghe non sarà
abbastanza stregata


 Memento

Non farò molto per cercarli
lascerò che qualcuno mi cerchi
questa è la buona via
adesso io sono un sole
e irradio
non mi interessa
chi non ama la mia luce

liquidammo la letteratura in due settimane
la filosofia antica in un'ora
il sodalizio con scienza e tecnica in pochi contatti

continueremo a potare
forse è vero che non dobbiamo diventare ipertrofici
che ci basta quello che possiamo cogliere
dei vasti giardini

e ricorda che ci sono tante fonti da cui essere
irradiati ancor

è giusto essere osteggiati
per quanto si è alieni
così si tiene il diritto
di osteggiare
vi è una migliore accettazione della macchia
quando si cresce
il fato decide la nostra forma di vita
e di azione
le crudeltà del passato
leggile tenendo conto della distanza
e che allora eravamo stati più forti
oggi si stemperano, anche nella durezza
terribile
perché l'urto si è disteso

siamo braccati dal tutto
ma è un gioco di tecnica e di posizione
quando soffochi, quando soccombi
ti sei sobbarcato troppo
impara a faticare meno e vincere di più
non è previsto nell'ordine cosmico
che si faccia l'impossibile
possiamo essere grandi qui
saremo valutati per il contributo
adesso pigliati le lingue di vita
che ti sono rimaste, e un giorno...

non finisce qui, ricorda che non finisce 


Colpa e Istinto

L'Azione è sempre istintiva.
Scopo della ragione è ricondursi a istinto, perché l'istinto
deve determinare l'azione ed è, come quest'ultima, unitario.
Non esiste ragionamento ben condotto che non abbia come conclusione
la riconferma dell'istinto da cui è partito per diffrazione e dunque non giustifichi l'azione che ne è scaturita.
Cercare di convincere un'altra persona della giustezza della nostra azione significa cercare di creare in lui le percezioni che inneschino lo stesso istinto, e invano ci si sforza altrimenti.
Stessi istinti non abbisognano di razionalizzazioni, per trovare accordo,
e non si troverà mai accordo razionale laddove non ci sia accordo istintivo.
La nostra capacità di percepire (sensibilità) è uguale alla nostra capacità di ragionare (razionalità), per cui, chi ragiona allo stesso modo si risolve anche ad agire nello stesso modo, perché il flusso logico del pensiero riceve la sua intensità e direzione appunto dalle percezioni. Se queste sono di raffinata fattura, e sono complete, anche il ragionamento sarà profondo e dunque completo; mentre, chi percepisce rozzo, ragiona rozzo, e sbaglia analogamente su tutte le questioni interconnesse sulle quali si disputa: tale distanza empirico-razionale indica la distanza tra due caratteri e la naturale ostilità di essi.

La Colpa è la diversità.
L'uomo può sentirsi colpevole solo quando è braccato dagli altri, che fanno sentire la loro presenza in lui, penetrata con la pressione esterna.
Discolparsi significa riconquistare se stessi, scacciare l'intruso: questo il processo di giustificazione.
Esso si innesca ogni volta che le nostre forze aumentano, sicché smembriamo fisicamente il nemico e ci liberiamo della sua minacciosa pressione, e lo espelliamo dalla nostra memoria attribuendo a lui tutti i nostri errori e mancanze, e riacquisiamo così l'autostima, ossia la pienezza di sé, la coerenza del nostro spirito (forma mentis, ovvero la bandiera), come prima o dopo abbiamo conquistato la pienezza del nostro corpo (forma fisica: ovvero la spada). Quando noi sbagliamo, è sempre colpa degli altri. Ossia: siamo colpevoli in quanto ci sono degli altri intorno a noi, che influenzano la nostra vita e noi, per essere liberi, ossia di nuovi innocenti, dobbiamo sconfiggerli. L'Unico, solamente, è innocente: poiché non ha più nemici.
Ma finché avremo dei nemici saremo sempre colpevoli, ovvero non sereni, poiché essi si fanno sentire. Ci danno il senso della loro presenza: ovvero un senso di colpa.

Il senso di colpa è sgradevole perché il diverso non è assimilabile, sicché lo rigettiamo. "Rinfacciare a qualcuno le sue colpe" significa fargli presente quanti nemici ha ancora da combattere, quanti essi sono ancora in grado di fargli del male. Noi vogliamo che le colpe dei nostri nemici siano incancellabili perché non vogliamo sparire dalla loro vita fino a che non li avremo annientati e domineremo incontrastati il mondo: sicché dobbiamo presidiare i nostri possedimenti sul suo territorio, non dobbiamo lasciarlo libero, dobbiamo ostacolare la sua attività. La sua colpevolezza è per noi una piacevole fortuna espansiva e corrosiva, opprimente, intantoché raccogliamo le forze per un attacco risolutivo e dunque mortale. "Scontare la colpa" significa portare il giogo del prossimo. "Incolpare" significa insinuarsi nel prossimo ed instaurare uno stato di occupazione. "Avere delle gravi colpe" significa essere molto deboli nei confronti del prossimo: le colpe si alleviano non appena aumenta la nostra forza, e con essa il nostro influsso sulla realtà. 

Nietzsche e Von Salomé presso la cascata




Nietzsche: "La gente non si rende conto della mia potenza, se io voglio ti uccido Rambo con un Ditirambo..."
Lou: "Hahahah, e chi è Rambo?"
Nietzsche riflette: lo dico bene io che sono nato postumo, mi capiranno tra cent'anni...
Lou: "Comunque voi, mio cattivone, secondo me non sapete far male ad una mosca."
Nietzsche in contorsione orgogliosa: ma senti questa...
Nietzsche: "Senti un po', te la vuoi fare una passeggiata a 6000 piedi sopra tutte le umane cose?"
Lou:"ma... non è un po' freddo?"
Nietzsche (sbottonandosi il colletto della camicia): "Sulle vette è più caldo di quanto non si immagini nelle valli, soprattutto in inverno."
Lou: non reagisce.
Nietzsche: "comunque a un certo punto pensavo pure di fermarci in una baita a fare un po' di boogie woogie."
Lou: "ma non vi piaceva Wagner?"
Nietzsche: "acqua passata."
Lou: "comunque per ballare...c'è bisogno di andare fino lassù?"
Nietzsche: "no, in effetti di baite ce n'è una pure qui dietro..."
Lou: "ah no bello, buona la prima, hai toppato."


Al loro precedente incontro...

Lou: "Dottor Nietzsche! Che emozione incontrarla! Tosto il vostro ultimo libro...è così...così...."
Nietzsche: "Già, ci so fare."
Lou: "Ho sentito che avete abbandonato il vostro impiego a Basilea"
Nietzsche: "Certo! Perché dovevo inseguire la stella danzante!"
Lou: "Ma...intedente dire Carla Fracci? Perdonatemi signore, ma non credo l'afferrereste, soprattutto se le dite che voi di lavoro costruite ponti verso il superuomo."

Nietzsche: "...chi è Carla Fracci?"