ECONOMIA VERDE
Levati e va dove la vita scorre
in queste pagine lunghi corridoi
quelle più marce le vuoi scomporre
e che la vita né la penna annoi
ti devi imbattere per caso un giorno
nell'occasione a lungo mancata
avevi amato tutti i mostri intorno
e della tua mente una persona è grata
che non si possa annegar per sempre
senza una bussola e una roccia in mano
che il corpo esiga migliori tempre,
per le sue spade, è destino umano
se coi residui della sua ingiustizia
quell'uomo ha fatto il suo piccolo
impero
e ora ti salva con la sua amicizia
sarai tu adesso ad ingrandire il vero
curiosa storia che da questi ponti
che incurante lancia tra luogo e luogo
vede adesso nascere buoni incontri
e difficoltà a cui non mi nego
le gelide reti dell'estremismo
d'altro canto lasciavano vane speranze
ed il prossimo entrava nel tuo nero
autismo
quasi soltanto a sentire distanze
volevamo i palazzi di un nuovo regno
dopo questo viaggio senza patria né
via
ora non disdegniamo le case in legno
sono belle e consumano meno energia
ISTANTANEA
Vento di sabbia turbinea
sporca quest'anima antica
perché moderna è la linea
che le attraversa la vita
se questo corpo non è più guerriero
noi lo dobbiamo alla gabbia
sente le cose che ammiro
però le ammiro con rabbia
ma non cercare sprazzi fulgenti
di biografie più lontane
ché sono qui fra i tormenti
contano e non sono vane
giovani voglio chiamare alla vita
quei che la storia ha schiacciato
guerra sia cruda, spietata, infinita
a chi il talento ha sprecato
siamo nel tempo che logora e intride
siamo nel tempo che macchia
siamo nel tempo pagliaccio che ride
nel tempo della pernacchia
siamo nel tempo che sperde e che
picchia
siamo nel tempo che frena
siamo qui e tutto è sottosopra
siam nell'inferno di Atena
non ci interessa come del resto
passare questi decenni
scivola ogni gradino che pesto
il futuro son deboli accenni
non c'è confine alla stupidità
di quelli che vivon per niente
per lor "si comincia", in tal
velocità
verso un paesaggio demente
questo scenario però è il risultato
di chi ad ogni occasione ha scelto se
stesso
bastava un meschino vantaggio scansato
e non saremmo sì in basso
tutti i buonisti persone crudeli
tutti i più deboli sono brutali
han predicato per salvare se stessi
poi ti violentano i rari
sempre giustificano ciò che degrada
compiaciuti della durezza
del cinismo con cui l'errore si appaga
marciano con l'ingiustizia
non mi è riuscita quest'oggi eleganza
mi sono usciti concetti
zoppi di un uomo dal piede che avanza
in mezzo a capre ed insetti
l'ora è ormai tarda, vado di fretta
vado a sprecare dell'altro
vado ed aspetto quale merdata
sarà domani sul palco
CITTADINE LONTANE
Sono cittadine lontane
dove puoi trovare un pertugio ma anche
una fine
sono l'infinità del mondo
lascialo governare ai locali
forse una caravella è partita al
momento giusto
forse c'è un senso nelle impronte
promiscue
impartite ad ogni luogo
forse va bene che ogni luogo sia famoso
per qualcosa e non per altro
ma tutto può cambiare
La contingenza ci richiama ai suoi
lacci
dove è la forza per strapparli?
dove il futuro uccide il passato?
Continuiamo a girovagare ed ogni giorno
apprendiamo
si scalfirà un giorno il muro
a forza di colpire le pietruzze
lanciamo canne nel vuoto
non si piantano
gettiamo semi su terreni sterili
focalìzzati su qualcosa che possa fare
il giro del mondo
e germinare in molti luoghi
proteggi il filo della fede
da chi vuole spezzarlo
non riusciamo ad essere felicemente
piccoli
né felicemente grandi
le forze oscure che governano il mondo
hanno lasciato ancora spazio a
geometrie
scienza e classe, e anche buon senso e
forza
devi solo uscire dalle fanghiglie e
dalla mediocrità dominante
ci sono molti circoli su scala globale
ci sono persone che si sono ritagliate
un terrazzo di ottima visuale
e una vita ancora potente
molte persone erano state sconfitte
hanno trovato il modo di sopravvivere
di conservare il nocciolo, e si sono
riorganizzate
in qualche modo
non mentire del tutto
non dire tutta la verità
taci ma esprimiti
stai tranquillo
Ho chiesto a una persona
di dismettere i suoi abiti e diventare
una tremula farfalla
lei che non voleva portare la sua
pietra al palazzo
lei che non voleva scaldarsi al grande
falò
perché se due uomini sognano forse
potranno sognare di meno
non mi ha risposto
non gli chiederò più nulla
le cose che adesso sembrano improbe
fatiche
e questioni poco interessanti
devono disintegrarsi con le nostre
magie
esse sapranno da che direzione
avvolgerle
ho chiesto ad un ricco dottore come
poteva godersi
la sobrietà senza essere mai stato
ebbro
gli chiesi perché avesse tanto gioito
di questo mondo
tanto da non poter attingere a
quell'altro
dove non lo avremmo accettato,
eppure...
or ci sembrava di dover attingere al
suo aiuto
La passione per la verità, gli dissi
è qualcosa di violento
la giustizia cosparge gli uomini
di granaglia vetrosa e poi li torce
di quante dolci foreste abbisogna
l'etica
per mitigarsi...
Mi hanno fatto odiare quello che sono
il saltimbanco adolescente
il presidente del clan-destino
quel che poteva e non ha potuto
quel che per via d'ambizione rimandava
ed espandeva
quel che non voleva morire in questa
macchina di vaniloquio
e vetroresina, che cerca una voce più
alta, amica
e inorridisce al cinismo del mondo
Ma egli non diceva nulla...
così io trovai che gatti e cani
obbediscono ai padroni sbagliati
e che sono nato in mezzo ai morti
è possibile che non vogliamo riti
è possibile che ci debba essere una
cesura
dobbiamo essere impopolari
ed invasare il popolo, possederlo
senza mescolarci davvero con esso
lasciamo cadere questa sciocca disputa
parla alla spiaggia sapiente
ai colti alberi
al senno dei fiumi
non importa adesso se non riesci a
leggere
quel libro non è pronto per te
e lascia stare la cavalleria
quel che non riesce a comunicarti
sei di nuovo snaturato adesso
sei sporco, prendi la via
prendila e vai laggiù
sai in quanti luoghi che non conosci
davvero le grinfie non ti raggiungono?
sei un provinciale
il mondo è più grande del più grande
degli spiriti
una parte di te ammira quelli che tanto
hanno girovagato
dopo aver subito traumi e sfacchinato
nei sentieri dell'ingiustizia
e della follia, quelli che hanno
ritrovato una figlia e una ragione
dobbiamo imparare ad aprirci e
chiuderci di più
ad essere maggiormente gli altri e
maggiormente noi stessi
I percorsi sono punteggiati di
squallori e scene che ti stringono l'esofago
parole sbagliate, bisogna BRUCIARLE
abbiamo lasciato cadere tanto di quel
grande disseminato per strada
deve tornare, perché anche se ne
spariranno i segni
noi ne saremo ancora capaci
lascia stare quella persona, non
disputare
e lasciale i suoi amori e le sue
insofferenze
lasciale i suoi processi e non fartene
processare
lascia che i processi siano imposti dal
nemico dopo una sconfitta militare
lascialo inseguirti
preoccupati solo di chi ha un peso
concreto sulla tua vita
gli altri non possono fare quello che
vogliono
lasciali deboli, che si conquistino la
forza
ma qui non sappiamo più cosa vogliamo
essere
e conseguentemente, non siamo
Vano e strano
Lascia al mondo i suoi segreti
davvero che attendano di essere
svelati?
Che davvero non vi sia abbastanza mondo
in essi?
Talvolta è come se tutti i nostri
amici fossero qui
il cuore è fermo ma si muove
per trovarsi più a suo agio
non leggeremo più nulla
noi osserveremo e dedurremo
Monaci?
Quanta mondanità pensi di perdere
davvero?
Andiamo a cercare più da vicino nuove
contraddizioni, eppure
credo che esse si dispieghino, una
volta sentita la propria unità
a conflitto con la plurale diversità
non importeranno sacche di tempo
perduto
non importeranno bruttezze saccheggiate
e mostrate
stai piccolo, stai nulla
forse ci sono modi per estendersi in
pace
se nulla ti porterà laggiù in maniera
traumatica
vi arriverai per gradi
non ti preoccupare
quanti labirinti ha cercato l'uomo per
diventare grande e potente
quanta bellezza si è mozzata per
aversi di più
ognuno vuole ripresentarsi in vesti
guerriere
la Storia vuol riscattarsi nell'Essere
e l'essere vuol essere di nuovo storia
forse perdoniamo chi si è reinventato
un presente
altrimenti sarebbe stato passato per
un'eternità
tante cose non meritano di fare parte
del nostro essere storico
vi sono entrate indebitamente
espelliamole
vi sono tanti modi di combatterle
trova quello perfetto
questa poesia ha bisogno di concretezza
adesso
ma non trovo oggetti meritevoli
sentirò l'odore dei materialisti e me
ne distaccherò in tempo per
non esserne guastato e mordermi
nella vita in genere
fiducia solo a quelli che restano puri
nei momenti duri
solo l'illuminazione ci consente di
amare il fato
non finché siamo ciechi e conserviamo
residuati di stupidità
basta vecchie poesie adesso
dritto verso l'indomani
siamo debitori di vittorie che aiutino
a vincere
di passo di marcia
di egoismo e arroganza
guarda come si preoccupano del morale i
calciatori
questa è la loro morale
fischio d'inizio
e più impegno
e più opportunismo
e più cinismo
e più mentire
e più franchezza
e più aiuto
e più
forse possiamo essere monaci di mondo
farò leggere poco questa poesia
la leggerò poco
guarda come si perde tutto, tranne
quello che ci ha nutrito
e consentito di andare oltre
prendi e dimentica
è meglio essere inseguiti
quando ci teniamo lontani
con la nostra potenza di gambe
che non inseguire col fiato corto
Umanità
combattere per essa è assurdo
combattere contro di essa è vano
Osservare è strano
Al mio viandante
riconquistare il
seggio del cantore
con palpito di
un'anima avvinghiata
al morbo esterno
che nega l'autore
è la priorità
della stoccata
la condizione di
ogni buon dipinto
è che vi sian due
forze ben distinte
ci stia il
cattivo, in quanto non è vinto
ma il buon
mantenga intatte le sue tinte
non stendere più
il vino, s'è annacquato
versalo a terra e
torna alla sua fonte
o il buon
viandante che se l'è bevuto
ti leggerà
perdente sulla fronte
ciò che non hai
smaltito nella vita
è qui
scompaginato dalla penna
lavora ai fianchi
la mental fatica
il simbolo del
male che ci affanna
dopo tu sei più
forte, non lo neghi
fiero concetto è
l'arma che hai in pugno
e il prossimo
pinnacolo lo pieghi
coi saggi colpi
che ora metti a segno
ma tutto ciò che
splende mostra il fianco
a bieche
ritorsioni e tue bruttezze
sicché dalle
menzogne non mi affranco
mi presto alla
tormenta delle beffe
si dice il tempo
lasci l'essenziale
scremato dalle
scorie del superfluo
sicché nel tuo
vessillo e tuo segnale
non scorgano le
scie da cui è emerso
dev'essere
oggettiva in ciò che hai detto
impressa, la
battaglia della vita
non falsa il
solitario tuo concetto
il quantico valor
della partita
Farfalla
Questa sera non mi è amica
Cerco luci lungo la strada
dal sapore spirituale
esse mancano
ma il petto duole
siamo ritornati colpevoli
e raccolti
la necessità parla chiaro
non imporremo le nostre idee a nessuno
le avvolgeremo di vernice spray
celeste
qui c'è una farfalla
che sfarfalla
il superamento del capitalismo
è cosa difficile da cogliere in un
solo sguardo
il suo intimo errore fondamentale
che lo destina al fallimento
ci sono persone esperte della storia
economica
di questo piccolo comune a partire dal
1840
però questo sgrassatore spray per
superfici brillanti
con ammoniaca è di alta qualità
è flessuoso, patinato, anti scivolo,
ci sono le informazioni fondamentali in
spot vivi e ordinati, ma solo la
politica può renderlo perfetto
e commercializzarlo senza perdite
monetarie
nel breve & nel lungo termine
ma siamo colpevoli ci sono parole
cattive e sangue
di cui siamo imputati
ci sono ancora e sempre mostri
mi consolo della cattiveria circostante
con la bontà della semplicità
questa sarà il mio ristoro
esterno
evviva i paesi
poi ci saranno ristori interni
di elevazione e saggezza
attenzione ci vorrà molto tempo
per grandi nuove sistematizzazioni
vedi spunti di svolta
sarai saggio ad altre età
come è giusto
adesso cresci pure giorno per giorno
vedi che non sprechi nulla
non hai sprecato nemmeno un'ora
e infatti la strada è visibile
la scienza riceverà una grossa mano da
me
ma nella vita approfitteremo senza
remore
e con giustizia degli esperimenti già
fatti
noi siamo stati cavie dei nostri
possiamo quasi sorridere adesso, dei
mostri sconfitti
ogni cosa è stata superata con una
specifica battaglia
tanti processi sono ancora in corso
e serviranno gli anni ma adesso
abbiamo un buon calmante e una sordina
abbiamo il progresso di queste
settimane
che si congiunga con quello di domani
noi profitteremo bene di questo mondo
strano
troveremo passatempi e stufe
noi ci divertiremo come forse potemmo
tanti anni fa
in filosofia ci permetteremo ormai con
autorità
di essere ancora più originali
stabiliremo una nuova norma nel
rapporto
tra teoria & prassi
nel frattempo esistono ancora pezzi di
nazioni
e pezzi di buon senso
c'è tanta gente che deve sempre e
meglio
rifugiarsi - un giorno sarà con noi
nel pretendere il grande rifugio
di una patria nuova
adesso ricordo onde lontane
16 17 18 19
sia la necessità la sola maestra
nell'educazione del futuro
ma come ci siamo inariditi dio mio
è tutto così arido
ci sono tanti piccoli luoghi a cui
rendere giustizia
forse però sempre qualcuno li ha
guardati con occhi amici
e riconoscenti. Quante carraie hanno
forse detto grazie alla mia auto esploratrice
la farfalla molesta si è acquietata
già da parecchi minuti e mi ha consentito
di dare un titolo e una fine a questa
poesia.
L'uomo adoratore
Non sai se più rimpiangi quelle liete
immagini ad intento descrittivo
che non quelle immersioni che sapete
gli abissi del concetto caldo e vivo
hai visto tanta gente divertirsi
sembrava che cercassero dell'altro
un magico a cui ebbri convertirsi
e farsi trasportare festeggiando
tramutano in guerrieri audaci e pronti
lavoran duramente e son creativi
se tu gli doni un simbolo cocente
un buon motivo per sentirsi vivi
si schierano ordinati e son fratelli
si disfano ed avvolgono gli intoppi
se tu li rendi tutti quanti belli
partecipi di un fluido che li scoppi
la gente non puoi farla ragionare
eppure sono sempre intelligenti
quando si fanno bene impressionare
dai fulgidi fenomeni potenti
e la potenza è quello che cerchiamo
non userò parola qui avvizzita
chi non sa conquistarsi un "io ti
amo"
è fuori dai percorsi della vita
PREVISIONI METEO
In una trappola diabolica
lentamente scivolo fuori dalla morsa
e convivo con gli altri rotismi
l'alternativa era una violenza tragica
impariamo a scivolare
ad imporre che le cose migliorino
all'interno delle morse
avere il coraggio delle proprie idee
non significa necessariamente
offrirle al pubblico linciaggio
ma piuttosto la pazienza di aspettare
il loro tempo
i linciatori non hanno colto il
messaggio
ma lo puniscono
non sono ancora pronti
i tuoi soldati muoiono invano senza
penetrare la muraglia
ognuno assolutizza se stesso
perché non può avere l'esperienza
degli altri
ma l'esperienza superiore può cogliere
quella inferiore
ed essere giusta con essa, non
viceversa
proteggi l'esperienza superiore
dalla prepotenza altrui
quando vivremo ammassati in bettole e
saremo avvolti dai rifiuti
quando la circolazione sarà viscosa
come colla liquida
quando funzioneranno solo i computer
della Nasa e anch'essi sbacchetteranno
quando ogni cosa costerà troppo perché
la stupidità ha fatto lievitare il suo costo di produzione
quando nessuno saprà più insegnare
nulla
ed ogni sequenza informativa sarà
invertita
quando tutti saranno fuori ruolo ed i
vecchi maestri daranno per scontato
che gli allievi sappiano quello che non
sanno e dovrebbero sapere, e allora parlino a loro in lingua
professionale senza che quelli nulla comprendano
quando ogni piccolo residuo di buon
senso sarà sanzionato dagli sguardi
e l'assurdità sarà dogma religioso
quando l'albero della cultura
soffocherà sotto il peso delle sue immote fronde senescenti
quando lo strascico del passato
strapperà la veste che indossiamo lasciandoci oltremodo nudi
quando una non-scuola preparerà un
non-lavoro
quando saremo tutti quanti brutti e
cattivi e incompetenti
quando ogni arte sarà un aborto
fastidioso e squallido
quando parleremo una lingua
incomprensibile
quando un libro scritto male non sarà
più solamente tale ma sarà un piatto vuoto
quando i vizi secondari avranno corroso
le virtù primarie
quando la sussistenza crollerà poiché
tutto il resto già è crollato prima
quando il morbo avrà pervaso l'intero
pianeta e non ci siano più vie di fuga
allora, e solo allora
sarà il tempo del DITTATORE
Giorno per giorno
Poco ti aggradano
le creste dei monti
quando ti accingi
alla scrittura
se nella vita non
hai chiuso dei conti
stendendo le
creste in una pianura
Ma se l'hai scelto
come mestiere
puoi ringraziare
una vita appuntita
altrimenti che
avresti da far vedere
non fosse strana,
rimpianta e pentita?
Però se hai
scritto qualcosa di bello
gettalo al mondo e
prendi la via
presto diventa un
noioso fardello
e più non
t'importa che quella sia tua
Mai arenarti,
vogliamo del nuovo
più audace, più
sveglio, più breve, più accorto
se la tua arte
vuol scrivere meglio
non deve far come
il serpente contorto
Guardando avanti,
dirò dunque dell'altro
di cose che minano
la vitalità
che non restino
indietro a incresparti il volto,
e inizierò
parlando della Volontà
La Volontà è
come un circuito
si accende
soltanto se non ha interruzioni
devi voler sia gli
scopi che i mezzi
solo così si
producono azioni
Però la gente ti
impone dei salti
vuole costringerti
a vita alienata
fanno i finocchi
col culo degli altri
quando la loro è
limpida e grata
Vorresti
agghindarti di un clima gioviale
essere tenero, più
che affranto ed inquieto
ma è l'occhio del
prossimo, che ti ha voluto incastrare
e solo ti
affranchi se usi il tuo metro
Egli ti ha
inchiodato nel muro
impresso tagliole
e bollini eterni
come fossi il male
allo stato puro
e tu stolto ne
accogli i sentenziati inferni
Non mi stupisce se
vuoi vendicarti
se per essere
libero devi eliminare
le persone fisiche
delle controparti
dacché il loro
giudizio non può cambiare
E mentre a questo
non ho risposta
e vago per la
strada che ho preso ieri
trovo che anche
oggi, manco a farlo apposta
non è al mare che
approdano i miei pensieri
Se la vita è più
forte della tua persona
e non riesci in
sostanza a cambiare un corno
accontentati
allora di dirne una buona
e di farne
un'altra, giorno per giorno.
HALLOWEEN
Voglio che i miei nemici tornino
a comunicare con me in veste allegorica
ho bisogno dei loro messaggi
è un modo per non sentirsi soli
voglio tornare pazzo
ero più forte e più bello
e solo con la magia si può cambiare
questa realtà
ogni elemento stabile di questo mondo
è contrario
vogliamo adagiarci un poco
nella società iper-protettiva
che ha cresciuto i nostri nemici
nessuno di loro è andato incontro
all'ignoto
coi suoi mostri
i dottori sono insicuri, quando sentono
la fuori
qualcosa di anomalo
qualcosa di insano in ciò che si
presenta come
modello di sanità
che li pone a distacco da coloro che
debbono curare
siamo ancora forti ma abbiamo bisogno
della follia
come i sistemici si sballano e fumano e
bevono
e giocano e ridono e fanno sport
hanno scelto di non pensare
ma allora
devono stare attenti ogniqualvolta
sorge loro in testa un pensiero
potrebbero impazzire dinanzi a ciò che
suggerisce
bisogna tenere allenati i propri
narcotici
come si tiene allenato un muscolo
e una battaglia quotidiana
siamo troppo estranei per entrare in
quel luogo
occorre un'armatura e un'uscita di
emergenza
sai quanto è ricco e testato il loro
armamentario?
non azzardano esperimenti
hanno paura di noi
una parola li agghiaccia
un moto li lacera
però questa notte delle streghe non
sarà
abbastanza stregata
Memento
Non farò molto per cercarli
lascerò che qualcuno mi cerchi
questa è la buona via
adesso io sono un sole
e irradio
non mi interessa
chi non ama la mia luce
liquidammo la letteratura in due
settimane
la filosofia antica in un'ora
il sodalizio con scienza e tecnica in
pochi contatti
continueremo a potare
forse è vero che non dobbiamo
diventare ipertrofici
che ci basta quello che possiamo
cogliere
dei vasti giardini
e ricorda che ci sono tante fonti da
cui essere
irradiati ancor
è giusto essere osteggiati
per quanto si è alieni
così si tiene il diritto
di osteggiare
vi è una migliore accettazione della
macchia
quando si cresce
il fato decide la nostra forma di vita
e di azione
le crudeltà del passato
leggile tenendo conto della distanza
e che allora eravamo stati più forti
oggi si stemperano, anche nella durezza
terribile
perché l'urto si è disteso
siamo braccati dal tutto
ma è un gioco di tecnica e di
posizione
quando soffochi, quando soccombi
ti sei sobbarcato troppo
impara a faticare meno e vincere di più
non è previsto nell'ordine cosmico
che si faccia l'impossibile
possiamo essere grandi qui
saremo valutati per il contributo
adesso pigliati le lingue di vita
che ti sono rimaste, e un giorno...
non finisce qui, ricorda che non
finisce
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