Islanda

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arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

lunedì 2 novembre 2015

Perché il liberismo non funziona



Il motivo per cui il liberismo non funziona è che le sue parti sono interdipendenti ma si comportano – per principio – come se fossero indipendenti. Lo stridore e gli urti che ne conseguono determinano uno spreco energetico generalizzato e progressivo, giacché, ricorsivamente, meno energia possiede il sistema e più i singoli cercheranno di portarla al proprio mulino per consumo personale, impossibilitati in tal modo a distribuire il potenziale orbene ad aumentarlo, cosa che innescherebbe il circolo virtuoso della collaborazione sotto forma di spesa oculata e investimento, la quale produce arricchimento complessivo nella precisa misura in cui si risolvono i conflitti. Tramite l'individualismo il sistema liberista innesca invece un processo degenerativo che sfocia in una crisi economica generale, IRREVERSIBILE per via democratica. Il sistema non funziona perché non è organico: ma nessun organismo in natura è democratico, ma al contrario rigorosamente gerarchico.
Un corpo animale o vegetale, un ecosistema, un sistema solare, un esercito, un'impresa, un ospedale, un'orchestra, il sistema operativo di un computer, il sistema tonale in musica, una rete stradale, un sistema di distribuzione delle merci, una comunità scientifica, una famiglia. La collettivizzazione del potere inerente alla democrazia, ossia la spersonalizzazione del ruolo manageriale della società lascia di fatto i singoli organi in balia del loro cieco egoismo, il quale, come detto, produce la crisi del sistema, l'avaria dell'organismo destinata infine ad ucciderlo in quanto che si trasmette da un organo all'altro in circolo vizioso. La soluzione fu storicamente trovata ed è il corporativismo fascista, studiato ed imitato - prima del secondo conflitto mondiale - in tutto il mondo, ed infine schiacciato perché ostile ai poteri finanziari internazionali, dall'intento parassitario e occultamente degenerante. Occorre distinguere tra capitalismo e liberismo, in quanto il primo è benefico e sinonimo di crescita economica tramite progressivo investimento di capitali: ma questo esiste anche sotto il fascismo, solo viene applicato in ottica nazionalista (per il bene comune) ed è quindi capitalismo di stato, non in ottica privatistica e dunque non liberale, perché nella libertà i singoli, non guidati, tendono a fare il proprio interesse danneggiando il sistema. 

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