Una nebbia indolente
avvolge le mie parole,
mi divincolo per
descrivere limpido un oggetto scabro, insulso, deforme.
La parabola della forza
vuol essere scritta di nuovo,
ma gli interpreti dicono
per esperienza che non si realizzerà.
Lo spirito preferisce
toccare le cose anziché penetrarle,
lontane dal nocciolo
sembrano stridere meno.
L'ingenuità sia
l'ornamento della bella che rapisce, il cavaliere oscuro
sarà ricambiato, per il
suo mantello venato di tempeste, e poche saranno le parole.
Guardo lontano verso nuovi
deserti e metropoli, ma sarà
il mio nuovo cappello ad
affrontarli.
Nessun commento:
Posta un commento