Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

sabato 5 marzo 2016

Distici della saggezza


Informo gli arbitri delle partite
che le barriere sono inserite

informo le orecchie del grillo parlante
che ho acquistato del nastro isolante

imparo da un mondo più vecchio di me
a profittar di quello che c'è

apprendo da quelli che stanno lassù
com ci si arriva partendo da giù

più delle cronache dei giornali
assorbo il plancton che sta nei miei mari

più del rimpianto di forze passate
mi abitan terre - inesplorate

pria mi distendo nell'abbandono
poi mi riprende un pensiero di tuono

allora fantastico nuovi rilanci
invece di attendere il corso dei tempi

dimentico quello che mi hanno fatto
con la turpe scusa ch'io fossi matto

e per tutto quello che è stato prima
tanto fu abbietto che non trovo una rima

non sai quanto in basso si possa arrivare
con l'incapacità gestionale

non sa quanto solido riluce il castello
se a governarlo ci metti un cervello

ma accetta che pochi, davvero ambiziosi
inneschino circoli virtuosi

e che legioni d'implacabili inetti
travolgano tutti i pregi in difetti

lascia ogni cosa alla sua deriva
calmo prepara l'alternativa

senza uno stolido attacco che incede
non è pensabile un contropiede

quanto a quegli alberi che ancor sono verdi
non puoi abbatterli chiamandoli "acerbi"

quando li affligga la brutta stagione
cadranno tutti con uno scrollone

sappi ora che non è mai troppo tardi
per diventare assennati codardi

i più lo son stati, ma privi di senno
ne è risultato al mondo il suo danno

ma se sei l'unico, devi esser divino
a dir Pane al pane e Vino al vino

se sei umano, finisci affamato
ed ebbro del mosto in cui ti hanno affogato

chiudi pure la stalla, con i suoi steccati
se anche i buoi sono già scappati

magari ne sono rimasti un paio
e tu ci campi fino a gennaio

e sii più bonzo e meno guerriero
non basta il fare, ma l'essere duro

duro diventi quando l'anima è vecchia
prima non regge la catapecchia

lascerai tracce in fecondi scritti
di riflessioni e mostri sconfitti

scoprirai forse che meglio non era
possibile fare in un'epoca oscura

ti sei reso conto, circa i progressi,
quanto siam lenti a inseguire noi stessi?

quanto ci metti a risolvere quello,
a scolpire quest'altro, a mostrarti più bello...

a dominar ciò che ti affliggeva,
a fiutare al buio la strada di casa...

a render proficui tutti gli istanti,
a non cader vittima dei passanti...

a concentrarti su un obiettivo,
a riprendere il gusto di essere vivo...

su questa ridicola spoglia mortale
come vedi non molto si può contare

se le si chiedono grandi imprese
nove su dieci saran disattese

molto ti elevi più nel Concetto
puoi teorizzare un mondo perfetto

dove gli esempi di oggetti reali
tendano intrepidi agli Ideali

solo dall'impeto di questa tensione
c'è stata lotta e fiera afflizione

ma hai debellato quella più dura
laddove hai appreso la tua Misura

lo disse Socrate: "conosci te stesso",
aggiunse un cinese: "e il nemico appresso"

<< il generale che meno sbaglia,
prevede l'esito della battaglia >>

cosa obiettare, a quei due geni?
Son la misura di quello che ottieni

è confortante, così da lontano

che io abbia loro stretto la mano.  


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