Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

domenica 1 novembre 2020

In questa ennesima alba straziante

 

Curioso si debba vivere e morire
per arrivare a dire qualcosa
che non è tutto - lontanamente
ed altre vite e morti
saranno chiamate
a dire altro...
significherà mai "felicità"
per qualcuno?

Hanno forse
gli indegni letamai
che ebbero tutto
ricevuto da me sufficiente fiele
e condanne?

Ne ho scritte abbastanza
da riuscire a punirli
nella prossima epoca?

In questa ennesima
alba straziante
mi rifugiai tra le colline umide
pasta, cappuccino
malinconia, pulsione di morte
e la penna, la penna, ancora lei...

Un'esistenza semplificata
e più umile può affrancarti
dal peso dell'impossibile
e dell'irrecuperabile.

Mi vedo crescere e mondarmi
e ancor sarà così, giorno per giorno
ma dove condurrà questa resistenza?

Sempre la morte attende in fondo
al percorso - che sia necessario
sia preceduta da una felicità?

Di nuovo, non mi adatterò davvero
a ruoli alieni - e ancor ci proverò
sprecherò il tempo.

Ma solo questa sempiterna
incompatibilità col mondo
mi farà scrivere, per arrivare 
a cambiarlo. 

Non la smetto di cercare
qui la felicità e riporla altrove, 
quasi scontato è il risultato. 

Ma non posso invero - fare diversamente.

Le cose della vita e della morte
vanno trattate con una certa
fredda leggerezza - tutto è meccanico
del resto; e quando te ne andrai 
saran salvati il risultato ed il percorso. 

Il giudizio sull'uscita di scena
sarà vario e dibattuto - ma importerà
poi molto ancora?

Ora circonda prosaicamente
le prossime prede poetiche.

T'hanno guastato d'ignoranza e disprezzo
e da tempo sei guasto e vergognoso
d'essere un poeta. Qual frivola, 
antiquata, disgustosa figura...

Devi allontanarti dalla grettezza e dalla
patria dei ricordi distorti
oppure trovare armature e antidoti
spirituali. 

Del resto non sei pronto tu, 
come non sono pronti loro, 
al grande incontro.

L'ansia di vivere
che rimbalza in un altro mondo
sta alla base di ogni arte.

Non ci si rassegna mai una volta
per tutte a essere postumi - perché
il nostro corpo è attuale.

E desidera tutto quello che vede. 

Abbi gli occhi bardati, dinanzi
a ciò che taglia - per cui non sei pronto. 

E nella storia è stato perdonato
ben di peggio di quel che tu 
credi di aver fatto o non fatto. 

Abbi nuovi guanti per agguantare
nuovo rancore. 

Il giudizio esterno ci penetra
come una densa nebbia assassina, 
ci pervade e ci soffoca - paralizzante. 

Che la nostra stessa carne possa 
essere tanto amara quando la
assaggiamo priva di spezie estranee?

1 commento:

  1. Sprecherai il tempo / Ancora / ti è dato in equinozio / godi finché puoi

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