M'invento che mi piacciano
queste valli, mi sian le acque
fosche di ristoro: ma tutto è morte
- cui vita reagisce, sempre più
flebile e sfiduciata.
Ogni entusiasmo han spento,
con veleni diversificati
– senza linfa d'amor arioso
non si respira.
E qual profondo respiro chiamano
il nostro corpo e lo spirito!
Non vi è vita dunque, come ingenui
credevamo, all'ombra del sistema...
e dove può mai essere, contro esso
- senz'armi?
Il piano millenario ci ha
plasmati e dominati – in silenzio.
Cerco di non avere una mente
- ché i pensieri non concretizzati
pesano, il solco scavato si ricompone;
ma solo lei può contrastare
la realtà impossibile.
L'uomo ancora abile deve spostarsi
dove si sposta – integra – la Vita,
deve farsi serpente e libellula:
ma il dominio dei Signori
è quasi assoluto. Le persone
son mostri umani e non cambiano -
ma ancor si salvano pezzi d'amicizia,
un piccolo fuoco che vorrebbe
divampare e si spegne
(ancor qualche calore – sotto la
cenere).
Se ci fossero ancora energie e
curiosità
tante lande di questo mondo, e di
questo
intorno, si potrebbero esplorare:
trovando giocattoli e stufette.
Invece i cattivi sentimenti ci
corrodono,
le condanne sembrano moltiplicarsi
e provenire dalla storia del mondo,
dal passato e dal futuro, in tutte le
sue
figure umane.
Poi ti ricordi che a nessuno importa
nulla di te – e anche se gli
importasse,
la sua capacità di nuocere è
limitata:
altrimenti il mondo finirebbe domani.
Tengo la solita spinta nulla, a fare
quello che resta da fare per scampar la
vita,
avevo ancor sperato invano.
La Nottola ha deciso di aspettare
sul filo – il momento.
Il momento di cosa? Anch'esso non ti
alletta...
ma è la sola cosa cui appigliarsi.
Saturo d'ogni cosa. E dopo quel che ho
visto
non vorrei vedere altro. Il dilanio
della vergogna
durerà in eterno e lo stridor del
falso.
Ma ancor l'Ego stellare mi chiede
prove di coraggio e virilità,
dimentico di ogni inferno passato
vittoriosamente quanto era possibile.
Vorresti acquietarti, e dovresti
e potresti: ma non lo fai.
E intanto il mondo sta finendo
e le categorie del passato
non si adattano mai al presente.
Qual immondo calderone fervente
è l'umanità – è assai peggio
di quanto abbia mai pensato.
Quali frontiere dobbiamo ancora salire
- braccati come siamo dalla paura?
Cerco nuove verità e nuove illusioni.
Per un finale alternativo.
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