Scabra
e nauseabonda
traumatica
realtà, dove gli amici
ti
devastano e avvelenano il sangue
gettandoti
poi, come un fazzoletto da naso.
Ti
sei eretto alla causa impossibile
lacerandoti
nella palude spinosa
per
anni che sembrano secoli
nessuno
ha capito nulla
nessuno
ha voluto nulla
se
non il contrario – di ciò che hai detto e fatto
e
non lo avresti detto e fatto, sai
senza
lor signori.
Fosti
sempre un animale molesto.
Laddove
la tua presenza fu richiesta
a
incarnare un pensiero, a vivere ciò che
avrebbe
consentito di pensarlo
non
sei mancato.
Indi
ti posi, convalescente
Stavolta
rilassi la mente
e
forse dimenticherai abbastanza
da
non dolerti più.
Ogni
afflato mi sovvenne
dallo
stridore tra la missione di un filosofo
e
le esigenze di un uomo.
Cosa
sarebbe stato l'uomo senza il filosofo?
Cosa
il filosofo senza l'uomo? Non è dato sapere.
Ma
io non voglio più sapere.
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