Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

lunedì 11 luglio 2022

La mia vita dal vento corrosa


Notte convulsa sogna la speranza 
si sveglia debole dinanzi la realtà 
d'identica, orrida, cinica sostanza 
sente che i suoi massi non sposterà

Non v'è intelligenza per la comprensione
nel nostro intorno e forse dovunque 
né benevolenza verso le persone 
lo sai, ma devi avanzare comunque 

Tu stesso scordi quando necessitavi 
di tempo assoluto a tornire concetti
ed ogni bieco disturbo odiavi
oggi sbadigli al mondo e ai suoi difetti 

Ma essi ti devastano giorno per giorno
tutti schierati a impedire la vita
fredda l'estate, scabro l'inverno
immenso il ritardo, improba salita

Paragoni scorretti con epoche altre
laddove agire era possibile 
e la speranza di andare oltre
il grande nemico, era ancora credibile 

E anche lor si appoggiavano a tradizioni
affidabili e dentro corroboranti 
tutto è stato distrutto dalle nuove stagioni 
tu partisti più indietro, per andare più avanti 

Ma questo significa essere solo
cozzare e rompere anche con quelli 
le cui barche partirono dallo stesso molo
che alla superficie sembravan fratelli 

La vendetta impossibile su ogni lercio meschino 
che da più basso pulpito, tuttavia ti offese
grava ad ogni passo l'ardito cammino
e ti schifa di tutti, pone nuove spese

Cazzi tuoi? Puoi farteli, ma alle lor condizioni
che ora son proibitive ai ritardatari 
se del prossimo son velenosi gli sproni
cerca solo in te stesso le chiavi 

La voglia di vivere si affievolisce 
ed in particolare il suo emblema - è più spento 
se ogni piccola speme il mondo tradisce 
va a finire che più speranza non sento 

Le radici storiche vanno ritrovate
questo già si conferma - dell'inferno di oggi
un astuto demonio deve averle impostate
ora ride e pregusta i nuovi passaggi

Ma io sono esaurito, non ho più voglia 
d'inseguir ciò che va più veloce di me 
di scoprir tutto ciò che si staglia 
dietro il mal che si mostra da sé 

È evidente che pochi condividono questa
percezione orrida della realtà 
sono complici e godono dell'era funesta
che attanaglia i nobili - senza pietà 

Già lo dissi, l'ho detto, lo dicevo, lo illustro 
a me stesso lo spiego, ad altri non importa 
m'intrattengo meco e meco mi frusto 
temo per la mia anima, che ancor non è morta 

Aumenterà freddezza, ed il tempo ridotto
la possibilità di gustarsi qualcosa 
e già quella che possa finire col botto 
la mia vita dal vento corrosa. 





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