Notte convulsa sogna la speranza
si sveglia debole dinanzi la realtà
d'identica, orrida, cinica sostanza
sente che i suoi massi non sposterà
Non v'è intelligenza per la comprensione
nel nostro intorno e forse dovunque
né benevolenza verso le persone
lo sai, ma devi avanzare comunque
Tu stesso scordi quando necessitavi
di tempo assoluto a tornire concetti
ed ogni bieco disturbo odiavi
oggi sbadigli al mondo e ai suoi difetti
Ma essi ti devastano giorno per giorno
tutti schierati a impedire la vita
fredda l'estate, scabro l'inverno
immenso il ritardo, improba salita
Paragoni scorretti con epoche altre
laddove agire era possibile
e la speranza di andare oltre
il grande nemico, era ancora credibile
E anche lor si appoggiavano a tradizioni
affidabili e dentro corroboranti
tutto è stato distrutto dalle nuove stagioni
tu partisti più indietro, per andare più avanti
Ma questo significa essere solo
cozzare e rompere anche con quelli
le cui barche partirono dallo stesso molo
che alla superficie sembravan fratelli
La vendetta impossibile su ogni lercio meschino
che da più basso pulpito, tuttavia ti offese
grava ad ogni passo l'ardito cammino
e ti schifa di tutti, pone nuove spese
Cazzi tuoi? Puoi farteli, ma alle lor condizioni
che ora son proibitive ai ritardatari
se del prossimo son velenosi gli sproni
cerca solo in te stesso le chiavi
La voglia di vivere si affievolisce
ed in particolare il suo emblema - è più spento
se ogni piccola speme il mondo tradisce
va a finire che più speranza non sento
Le radici storiche vanno ritrovate
questo già si conferma - dell'inferno di oggi
un astuto demonio deve averle impostate
ora ride e pregusta i nuovi passaggi
Ma io sono esaurito, non ho più voglia
d'inseguir ciò che va più veloce di me
di scoprir tutto ciò che si staglia
dietro il mal che si mostra da sé
È evidente che pochi condividono questa
percezione orrida della realtà
sono complici e godono dell'era funesta
che attanaglia i nobili - senza pietà
Già lo dissi, l'ho detto, lo dicevo, lo illustro
a me stesso lo spiego, ad altri non importa
m'intrattengo meco e meco mi frusto
temo per la mia anima, che ancor non è morta
Aumenterà freddezza, ed il tempo ridotto
la possibilità di gustarsi qualcosa
e già quella che possa finire col botto
la mia vita dal vento corrosa.
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