Cercavo altri scorci di scena
cui far respirar e svariare la penna
ma essa si anima al solito tema
esistenziale - si ristora al suo dramma
Di tutto s'adorna il ceppo centrale
ogni bacca, ogni suono, vento di stagione
ma dee liberarsi dell'eterno suo male
e del fatto suo dare ragione
Se il tutto si sperde, sarà chiaro lo stesso
- lo pensai su una spiaggia di quieto tormento -
il messaggio centrale, che ho scolpito indefesso
quello che causerà il principale rivolto
Fissa quello che puoi, mentre insegui la vita
molte spine cadranno per il gran potatore
forte - che attraversando la foresta infinita
riuscirà nell'intento suo guaritore
Civiltà tu delinea, l'incompleto ti chiama
affinché tu lo liberi e vi ponga la giunta
solo al retto bersaglio indirizzi la lama
e più piede non dolga sopra un sasso a punta
Più mi tien compagnia il mio estro creativo
già dell'opere altrui, cui non so abbandonarmi
coglierai tu l'essenza, per un nobile arrivo
sia scremato il superfluo dal mondo e dai marmi
Arte impura cadrà: disonesti gli intenti
al disprezzo non sfuggono dell'occhio mite
mescolare il meschino ai più alti cimenti
condurrà infine a un crollo pari alla dinamite.
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