Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

giovedì 25 aprile 2024

Respiro

 
Sol mi lasciarono a sostener
l’impossibile – io sono qua
a coltivar speranza credibile
quella che non crollerà
 
 
Vita e Giustizia, mai vi vedrò?
Posso illustrare un concetto
Il Paradosso nella modernità
Questo forse è concesso
Non triturar la cultura
L’albero sta soffocando
Trarrà respiro per altre cesoie
Anch’io voglio respirare.


martedì 23 aprile 2024

Solo la falce

 
Da sempre si strafoga ed indi sbuffa
D’un residuo, autogeno fastidio
Cinico e lercio ingegno della truffa
Banal nel sentenziare il suo dominio
 
Signor dell’apparenza e spregiatore
Della sostanza – cui nulla gli importa
Si sfoga quando ha torto e d’un signore
Rettifica tardiva mal sopporta
 
Bastardi e cagne immonde solamente
Scorrazzan per il mondo – a rovinarlo
Godendo, e strapazzando turpemente
Qualsiasi cosa tenda ad elevarlo
 
Massacri son chiamati dal profondo
Della mia indignazion - che omai ha visto
Di qual pasta sia fatto questo mondo
Dimentica di sbatterti per esso
 
Solo la falce, ed i tardivi acciacchi
Rendono forse - in parte - a questi stronzi
Il mal che han fatto, stupidi e vigliacchi
Abbine tu pietà, se ancor ne avanzi…

Di perle e di carbon


Non incoraggia molto l'andamento
degli ultimi tuoi anni alla ricerca 
ti esponi e ti ritrai allo stesso vento
stagione sembra viva, poi è morta

Nei mari densi e scabri di cultura
il nerbo tuo non basta a farsi strada
Curiosità rimane imperitura 
ma il corpo è stanco, ed essa non l'aggrada

Vuol stare chiuso ed invivirsi ancora 
pria che sia troppo tardi - e la tormenta
smentisca il fatto che "chi cerca, trova"
vuol trovar l'energia che lo consenta

Ma anche s'io a sto punto interrompessi
il viaggio, ciò sarebbe così triste?
Gli errori che ho già fatto, o che facessi 
ben consegnando al mondo sporte miste... 

... di perle e di carbon - precluderebbe
ai saggi di doman, lo smistamento?
Ed il mio nome, già non brillerebbe 
d'aver contribuito al firmamento?

Nessuno può abbracciar la Verità
intera - né può viver senza pecche
s'oppone al bello, ostile la Realtà
se chiedi appoggio, ti risponde picche 

Tanti veli pietosi son richiesti
ed indulgenze coi nostri difetti 
dove sbagliammo, lo facemmo onesti
la perfezione consta di pezzetti. 


domenica 21 aprile 2024

Epigramma dell'artista


Cosa è catarsi? Una roba eroica
Devi essere bloccato in un abisso
e risalir con la chitarra - stoica
o con la penna, guardandolo fisso

Così si pagan l'opere immortali
in tale modo doppio: son scordate, invece
le scale che non scendi e che non sali. 



mercoledì 17 aprile 2024

La cappa scura


Può incoscienza improvvisa spegner tutto
dilemmi eterni e Dover che su di noi
grava, impossibile a farsi - e grave lutto
getta sul cuor e mente d'aristoi

La cappa è scura - e non è lamentarsi
anche in modo prezioso ed aggraziato
che può evitare a noi di tormentarci 
entro l'intrico denso e sterminato

Devi trasceglier netto e più sicuro 
poi devi penetrar e fare tuo
ciò che ti lancia fiero nel futuro
ma ancora qui il presente non è mio

Pretende un nuovo aratro i miei sforzi
e una nuova attenzione all'altro sesso
tra i tanti dilemmi che può porsi 
quel tra pensare al mondo, o più a sé stesso 

resta primario, al filosofo che indaga
sentendo il corpo scegliere e deviare 
ché questa o quella scelta poco appaga
mancan le condizioni del gioire.


martedì 16 aprile 2024

Barlumi all'orizzonte


È più lontano ancor di quanto pensi 
Traguardo - e sol teorico rimane
giammai alla portata dei tuoi sensi 
regnan le spine questo mondo immane

Triste è fare soltanto quel che puoi 
ma un poco ti solleva dal macigno 
però non potrà darti quel che vuoi
la nuova giovinezza al vecchio cigno

Sei perso ancora in mare, e pochi scogli 
si mostran meno infidi alla tua mano 
declini nuova sfida o la raccogli 
non troverai destino più umano

Hai spinto troppo, o quello che dovevi? 
Alla posterità l'ardua sentenza 
sai che, se ci son pause, sono brevi
allo strazio infinito d'esistenza 

Nel quadro, qualche tocco di speranza 
lampeggiano barlumi all'orizzonte 
già più non devi importi la costanza
ma resiste il pensier dietro la fronte. 




sabato 13 aprile 2024

E infin morì


Lei che incendiava i monti e le mie mani
la mente mia ed il cor fino all'eccesso
di sentimenti quasi disumani 
mai spenti nella gioia del possesso

Adesso vede secca la radice 
d'un albero che non può germogliare
e attende sol la grande mietitrice 
che pace eterna gli possa donare 

Ricordo alla tua vista la reazione 
profonda, che il tutto soverchiava
anche Filosofia, la cui ragione 
alla maggiore tua si assoggettava 

Ora che è morta, il suo contraltare 
può alzar la testa con serenità
e a grandi altezze ben potrà volare
abbandonata la sensualità 

Doveva poi arrivar questo momento 
ed altro di mondan dovrà seguire 
a perderti: ché ogni tuo cimento
la dea Filosofia dovea servire 

E tuttavia, si muor poco alla volta 
distacco non può essere improvviso 
e da qui ancor la strada sarà molta 
a superare questo mondo inviso. 


Perché non arrendersi


Mi sveglio ed un'arringa mi sovviene
verso una folla che ormai sembra svegliarsi
periodica la fretta sai, ti preme
nella speranza di riscattarsi

Ma sai tu perché il nemico vince 
ben si spianò la strada ad ogni mossa
lentamente nel baratro ci spinse 
agendo da maestosa altezza

Dovrai perciò tornire ogni tassello 
del tuo edificio - e sempre ricordare
che il volgo ti tradisce sul più bello
per un istinto e identità ancestrale 

Roiti umani ti hanno diffidato
anziché riconoscerti e curarti 
dall'ideale ti eri distaccato
curandoti da solo nelle arti

Ma più che dalle idee, che sono la tua essenza 
migliore - ti dei distaccar da loro
che non le rappresentano, e posson farne senza 
e canti sempre meglio senza il coro

La vita striderà ad ogni passo
e ancora e sempre l'incubo si espande
come poter amare, in questo strazio 
nell'instabilità e nelle domande?

Troverai distensione in molti anfratti
le fonti di energia, nel dedalo dei guai
ché le migliori idee, un giorno saran fatti
possenti: ed è per questo che non ti arrenderai.

venerdì 12 aprile 2024

Questo presagio


Vita spremuta via da un lavoro 
che l'uomo tradisce e se ne fa tradire
e mai nessuna età dell'oro
non nel passato, né nell'avvenire

Rotoli incespicando e ti sforzi 
di restare in piedi e diriger la barca 
poi i vecchi corsi e ricorsi 
fan disperare di ogni ricerca 

Passioni si spengono - e ormai il rimpianto
è solamente nella ragione 
però son qui, e lo canto 
vive la penna anche questa stagione 

Sia veramente il solo bottino 
che posso salvare dal lento naufragio?
Smentirà mai il destino
questo presagio?

domenica 7 aprile 2024

Non deve percepir sinistra aria

 

Ricorda il tuo proposito avveduto
di medicar visione temeraria
che in un fosso profondo ti ha gettato
non deve percepir sinistra aria,

l’uom che s’avvia a vincere un agone
se tu devi rischiar, già sei in fallo
della partita ben non sei padrone
e lo svantaggio, dèi recuperarlo.

Afflato sopraffino fu reazione
infatti, ad un errore sopra il campo
commesso, in acerba stagione
e sempre accompagnato dal rimpianto

di non aver peccato – e ora la penna
postuma attiva qui il suo lenitivo
potere, ed alza ancor più su l’antenna
a dir qualcosa d’onnicomprensivo

che t’impedisca di far nuovi errori
e t’avvolga di un fulgido mantello
saggezza pronta a dimostrarsi fuori
nel conquistare il prossimo tassello.

lunedì 1 aprile 2024

L'amaro infinito


Quanti hanno unto le ruote del bene?
Solo sabbia, bastoni e fardelli
E quando il mondo esplode
forse qualcuno merita di essere salvato?
L'anima resta uguale
chi ha goduto e ignorato
continua a volerlo fare
Chi si è dato financo all'eccesso
crede di volersi risparmiare 
ma il superio gli chiede 
altro e altro ancora 
E impazzano i ladri
d'onore e gloria
i creatori e i veneratori
dell'apparenza 
i sottrattori di sostanze vitali
gli ingordi 
gli assassini del bene 
quelli che complicano 
e allontanano dalle mete. 

Io non so più inventare la speranza.