Da sempre si strafoga ed indi sbuffa
D’un residuo, autogeno fastidio
Cinico e lercio ingegno della truffa
Banal nel sentenziare il suo dominio
Della sostanza – cui nulla gli importa
Si sfoga quando ha torto e d’un signore
Rettifica tardiva mal sopporta
Scorrazzan per il mondo – a rovinarlo
Godendo, e strapazzando turpemente
Qualsiasi cosa tenda ad elevarlo
Della mia indignazion - che omai ha visto
Di qual pasta sia fatto questo mondo
Dimentica di sbatterti per esso
Rendono forse - in parte - a questi stronzi
Il mal che han fatto, stupidi e vigliacchi
Abbine tu pietà, se ancor ne avanzi…
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