Dissi di voler uscire dal caos
ché il mio progetto non appartiene
alla schiera delle schegge impazzite
che vogliono ingrossarsi
Mi preoccupa la lontananza del gusto
e la probabile impossibilità
di Punire e Scremare
La poca voglia di giovare agli indegni
sia temperata alla consapevolezza
che non tutti lo sono
e li avrai come buoni alleati
disposti anche a sbattersi
Ma ancor sto con i piedi
in questo mondo in malora
i passi son indi lenti e melmosi
grande la torma dei dubbi
intorno a ogni scelta
La fine di un ciclo vitale è giunta
raccolsi più bacche magiche
quando tutto mi tirava altrove
e i cespugli erano irti di spine
Ora la sociale cassa di risonanza
darà alla mia penna
un suono potente
con note stridenti e minacciose
sullo sfondo
... affonderanno le mani
nello strumento
a rovinare il concerto?
Taceranno? O le trasfonderò
in qualcosa di ardito e sublime?
Nessun commento:
Posta un commento