L'invidia e la paura
hanno assunto
vesti metafisiche
collettive &
allegoriche
per non farsi riconoscere
mi chiedo quanto a lungo
potranno vincere
per il momento
invidio chi non ha paura
e forse temo chi non ha
invidia
era in qualche modo
necessario
guastare di squallida
follia i miei scritti
ma credo che non abbiamo
ancora toccato
gli apogei della crudeltà
anche quel grande doveva
essermi nemico
perché forse così grande
non era
si è sentito rappiccinire
non deve importare
anche nella fazione
sottomessa
possono far sbigottire
la competizione
l'arrivismo
il paraculismo
l'incapacità di
comprendere
la crudeltà
Io credo di non conoscere
ancora davvero
la Storia e l'Uomo
quanta bieca soggettività
che non sa cogliere
l'oggetto
e dunque non si giustifica
ma la vita è imperiosa
e bisogna essere
arrivisti
se si vuol essere
ricordati
e se si vuol godere
oltre un certo tanto
chi non gode
non può andare avanti
prenditi qualcosa e snobba
le critiche, trasvaluta,
contrattacca,
sii leggero e azzanna
prediti quello che vuoi
con tutta la scaltrezza
del mondo
la freddezza
la convinzione
che gli altri ti vogliono
soltanto
piccolo e mortificato
che non sanno chi sei e
non gli importa
basta che tu non sia più
di loro
gli altri non perdono
tempo a capirti
troppa fatica e
intelligenza
semplicemente
ti impongono la loro
personalità
i loro valori, ovvero
i servigi a loro stessi
sappi che
se non sei come loro
questi "valori"
ti ammazzano
il loro valore è la tua
morte
la tua fine
e per la cronaca
IO NON VOGLIO FINIRE
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