Mi ci avete costretto e lo farò
sfiderò il COLOSSO
colui che non avrei pensato di avere
come nemico
ma sappiate che qualcuno lì dentro
mi rispetta
ci vorrà una vita intera
e più vite oltre la siepe
ma lui è morto e nessuno ha
la stoffa cerebrale per rianimarlo
per conferire linfa vitale bisogna
morire di più
e cominciare presto
io ho cominciato, che nemmeno sapevo
chi fosse
me la son presa istintivamente
con i suoi avversari peggiori
ma anche con i suoi bastioni falsi e
deteriori
che si alzavano fieri anche
nella realtà moderna
la loro intonsa potenza resterà tale
ancora per un pezzo
ma l'uomo-tarma corroderà le
fondamenta
devo avere tutte le pazienze del mondo
chi oggi vince davvero ha avuto tutta
la pazienza del mondo
gli altri arraffano quel che possono
tra un conformismo e l'altro
e me la giocherò bene, lo sento
e lo prometto
qui si comincia a sognare meno e a
capire
quali armi bisogna acquisire
assolutamente
innanzitutto avrò molte vesti da
indossare
perché devi pur attraversare paesi
dominati d'altri sguardi, volontà e
regole
e questo mi terrà impegnato molti anni
poi ci saranno altri Colossi con cui
vedersela
sparsi nel giardino, radicati in esso
io apprenderò a fondo tutte le regole
che devo aggirare per torcerle contro
il loro fautore
o superare un confine oltre il quale
inesorabilmente, esse non valgono
e nessuna lancia ti raggiunge
né ti sfiora
c'è moltissimo da scoprire ancora
e non c'è cosa più figa
dell'evoluzione
di chi si scolpisce
al martello infocato dell'esperienza
credevamo davvero d'esser tanto belli
ieri?
Eravamo solo più freschi, anche nei
bulbi oculari
nel respiro e nel tessuto cardiaco
laddove la realtà s'imprimeva più
gentile
più gradevole
ma noi eravamo ben poca cosa
voglio colonne che non si sono mai
viste
voglio colori sconosciuti
voglio concetti che non trovano echi
voglio riscattare anime perdute nei
recessi della storia
io smetterò presto di crucciarmi di
quel che non posso fare
ci sono imprese che non mi appartengono
una mi appartiene davvero
io non sono i vostri cavalli d'assalto
ma li comprendo
non sono in pieno nessuno di voi
ma sono in pieno me stesso
e chiamatemi Arlecchino
io troverò il modo sì....
mi vedo portare sacchi di sabbia
mi vedo tagliare alberi e imparare i
loro nomi
mentre un aneddoto mi viene raccontato
vedo l'abbigliamento nel suo eroismo,
nei suoi intrichi
e nella sua fallacia
vedo micro-sconfitte e micro-conquiste
fondamentali
mi vedo ingegnere di civiltà inventate
dentro un processo per furto
e per frode
in cui sono caduto ingenuo
ma ammiro gli scaltri affaristi
perché sono nel panneggio
ci saranno suoni impigliati alle
carovane
alcuni percepiti appena
ogni viaggio avrà suoi rumori
simbolici d'altri traumi
ci saranno piume e baci luminosi
ci saranno freddi che mi spaventeranno
ed io assaggerò cento stili di vita
soluzioni che devo comprendere
se toccassi ogni cosa almeno una volta?
Non cadrò sciocco dentro fallaci
contrapposizioni imperiose
non sono un principiante...
Modernità e tradizione? Linee di
demarcazione?
Caratteri innati od acquisiti? Processi
reversibili o irreversibili?
Sconquasserò ogni cosa
Nessuno potrà anticipare questo...
se a mia insaputa non è andato nella
stessa direzione
c'è chi ha dato la sua vita per un
oggetto
prenderò la vita che è in tale
oggetto
e la convoglierò verso oggetti più
grandi
avrai il tuo ruolo, onest'uomo
nella rete cosmica...
continua a diffidare
poggiandoti sulle pietre che reggono
affidati al tuo spirito