Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

sabato 24 settembre 2016

Affidati al tuo spirito



Mi ci avete costretto e lo farò
sfiderò il COLOSSO

colui che non avrei pensato di avere
come nemico

ma sappiate che qualcuno lì dentro
mi rispetta

ci vorrà una vita intera
e più vite oltre la siepe

ma lui è morto e nessuno ha
la stoffa cerebrale per rianimarlo

per conferire linfa vitale bisogna morire di più
e cominciare presto

io ho cominciato, che nemmeno sapevo chi fosse

me la son presa istintivamente
con i suoi avversari peggiori
ma anche con i suoi bastioni falsi e deteriori
che si alzavano fieri anche
nella realtà moderna

la loro intonsa potenza resterà tale ancora per un pezzo
ma l'uomo-tarma corroderà le fondamenta

devo avere tutte le pazienze del mondo
chi oggi vince davvero ha avuto tutta
la pazienza del mondo
gli altri arraffano quel che possono
tra un conformismo e l'altro

e me la giocherò bene, lo sento
e lo prometto

qui si comincia a sognare meno e a capire
quali armi bisogna acquisire assolutamente

innanzitutto avrò molte vesti da indossare
perché devi pur attraversare paesi
dominati d'altri sguardi, volontà e regole

e questo mi terrà impegnato molti anni
poi ci saranno altri Colossi con cui vedersela
sparsi nel giardino, radicati in esso

io apprenderò a fondo tutte le regole
che devo aggirare per torcerle contro il loro fautore
o superare un confine oltre il quale
inesorabilmente, esse non valgono
e nessuna lancia ti raggiunge
né ti sfiora

c'è moltissimo da scoprire ancora
e non c'è cosa più figa dell'evoluzione
di chi si scolpisce
al martello infocato dell'esperienza

credevamo davvero d'esser tanto belli ieri?

Eravamo solo più freschi, anche nei bulbi oculari
nel respiro e nel tessuto cardiaco
laddove la realtà s'imprimeva più gentile
più gradevole

ma noi eravamo ben poca cosa

voglio colonne che non si sono mai viste
voglio colori sconosciuti
voglio concetti che non trovano echi
voglio riscattare anime perdute nei recessi della storia

io smetterò presto di crucciarmi di quel che non posso fare
ci sono imprese che non mi appartengono
una mi appartiene davvero

io non sono i vostri cavalli d'assalto
ma li comprendo

non sono in pieno nessuno di voi
ma sono in pieno me stesso
e chiamatemi Arlecchino

io troverò il modo sì....

mi vedo portare sacchi di sabbia
mi vedo tagliare alberi e imparare i loro nomi
mentre un aneddoto mi viene raccontato
vedo l'abbigliamento nel suo eroismo, nei suoi intrichi
e nella sua fallacia
vedo micro-sconfitte e micro-conquiste
fondamentali
mi vedo ingegnere di civiltà inventate
dentro un processo per furto
e per frode
in cui sono caduto ingenuo
ma ammiro gli scaltri affaristi
perché sono nel panneggio
ci saranno suoni impigliati alle carovane
alcuni percepiti appena
ogni viaggio avrà suoi rumori simbolici d'altri traumi
ci saranno piume e baci luminosi
ci saranno freddi che mi spaventeranno
ed io assaggerò cento stili di vita
soluzioni che devo comprendere

se toccassi ogni cosa almeno una volta?

Non cadrò sciocco dentro fallaci contrapposizioni imperiose
non sono un principiante...

Modernità e tradizione? Linee di demarcazione?
Caratteri innati od acquisiti? Processi reversibili o irreversibili?

Sconquasserò ogni cosa

Nessuno potrà anticipare questo...

se a mia insaputa non è andato nella stessa direzione

c'è chi ha dato la sua vita per un oggetto

prenderò la vita che è in tale oggetto

e la convoglierò verso oggetti più grandi

avrai il tuo ruolo, onest'uomo

nella rete cosmica...

continua a diffidare
poggiandoti sulle pietre che reggono

affidati al tuo spirito


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