L'avevano preso e imbevuto nel miele,
legato – questo aquilotto
poi imbellettato di piume
di uccelli esotici
come poteva avere ancora
maestà?
come il suo non-più-volo
poteva non esser deriso
da una gallina?
eppure lui aveva preso di petto
ciò che le altre specie aggiravano
e non c'era più un 'noi'
al cui camino – riscaldarsi
vi era mai stato?
chi riesce ad essere fedele ad un
sogno,
e ad una promessa non fatta
di quali mai fedeltà
sarà capace
in reali consessi?
Di quali eroici tradimenti
è stato pioniere?
Quale tramontana scura
ha voluto portarci il cinico vetrame
delle antiche sette?
La Follia è più forte della Ragione
razionalizza (gestisce)
più cose
Non ci sono mercati per lei
che non si trasformino in baracconi
o patrie galere
così la sua merce non va venduta
e in altri antri, d'altri palazzi
andava creata
eppure ci sono panneggi che scintillano
agli occhi di molti profani
qualcosa sempre questo 'nulla'
dice – e piace...
che di queste
foglie emotive
sia lastricata la
strada del futuro?
E cosa rinnegare
invero
di ciò che ci ha
illuminati?
E sai quant'è
ancora lontana
la parola
'perdizione'?
Ci sono corde sulle
quali
solo noi 'folli'
sappiamo danzare
e portiamo la giara
sulla torre
quanti empi malandrini
provano a muoverle
o tagliarle
ma il
messaggio passa...
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