Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

martedì 26 marzo 2019

Giovane spirito



A un sole mancano tanti tramonti
hanno scaldato gracili inverni
fato li spinge a nuovi orizzonti
a paradisi imbevuti d'inferni

Potremo vivere innalzati ancora
da forza intrinseca o vento propizio
nuova sarà in ogni caso l'Aurora
dopo vittoria, disfatta, armistizio

Quanto potrà violentare il mio sonno
mastino ignobile della bugia
buona per farti perdere il senno
altalenando tra vergogna e albagia

Farò ogni debito piccolo passo
Arte e Natura non fanno salti
Tempo che miete i cattivi giudizi
e bieca istituzione ribalti

Giovane spirito che voli leggiadro
voglio incontrarti al di fuori di me
ora ti chiedo di entrare nel quadro
portami a un'isola che non c'è.

venerdì 22 marzo 2019

Una via della seta


Gialle sirene d'oltralpe
sembrano quasi adescarti
ma a cancellare le colpe
occorre essere scaltri

Non è sì tempo ancora
di romanticherie vittoriose
vivi già qui – senza posa
le tue battaglie rognose

Non ti spostare di fila
oramai stanco di attendere
resisti e prendi la mira
arco le deve sottendere

Non prenderai prepotente
ciò che ti è sempre mancato:
sarebbe sconfitta – o vittoria apparente,
non ti vedrebbe appagato

Conquista ciò che non guasta la meta
o rappresenta il tassello
che ti può aprire una via della seta
verso l'amato castello

Sotto il tallone degli inferiori
hai omai passato decenni
abituato a questi squallori
uso alle beffe ed ai danni

Non dire adesso che non ce la fai più
martire del costruire
vivi per questo, guarda più su
perisca quello che deve perire

Ma non uccider, ti prego, giammai
il nucleo della tua essenza
muori per esso, poiché lo sai
che non puoi vivere senza.
 

martedì 19 marzo 2019

Clima bugiardo



Clima bugiardo insiste
che non è ancor primavera
stanchezza bieca resiste
muore speranza ogni sera

si sveglia in preda al tormento
nebbia l'avvolge meschina
lontano è ancora l'evento
la sua radiosa mattina

io che non voglio sorridere
più – e non perdonerò
vedo un tramonto di cenere

tuttavia, sorriderò
cinico a un mondo degenere
mi scalderò al suo falò.

venerdì 15 marzo 2019

Nel tempo morto



Molto si vive nel tempo morto
ciò che hai lasciato non ti abbandona
complicata e pungente non trova il suo porto
Vita – ed ancor al pensiero ti sprona

Non vede grate accelerazioni
né passioni che erompono e trovano appago
a mitigar le passate stagioni
dove il tormento era il tuo svago

Concretezza mancata dal giusto passo
impedì d'esser libero e forte
ciò che tentasti fu punito dal basso
anticipando la morte

Nuove maestrie di mente e di corpo
vogliono essere ben conquistate
non si regalano – però mi accorgo
che abbisogno di vincere con quelle passate

Non puoi seminare eternamente
ma qualche frutto succoso
deve esser ora un colpo vincente
liberatorio e gioioso

Ancor non può andare l'istinto a buon fine
non si concilia con gli altri
la loro mente ha preciso confine
oltre stan tutte le cose importanti

Meglio la guerra di un amore fasullo
forzato, ambìto, che non può appagare
sol masochistico, inviso trastullo
rabbia repressa e sega mentale

Quella puoi vincerla, questo giammai
ma puoi cercarlo parziale
in una ninfa che non sa quel che sei

e non lo vuole sapere.

lunedì 11 marzo 2019

Lieto di lasciar andare


Or con svogliate carezze
d'amori stanchi e delusi
tocco le vostre fattezze
e i vostri temi scabrosi,

regni di carta e d'immagine
fini ghirlande di suono
ed esperienza palpabile
saturo ormai, v'abbandono.

Forza che a stento riesce
a cantar la sua mancanza
un personaggio che esce
con dignità dalla stanza.

Più analizzare non posso
né ricomporre a gran festa
non più di dati m'ingozzo
rancida è questa minestra.

L'arte è come la vita
nel rifiutare il dolore
vincere vuol la partita
fulgido atto creatore.

Sol quando è piena la brocca
sol quando buon colpo è in canna
lascia parlare la bocca
guarda la preda e l'azzanna.

Lieto di lasciar andare
devi tu esser pertanto
tutte le mele più care
che non può cogliere il canto.

sabato 9 marzo 2019

Foglie suicide



Saggezza omai ti lancia un'avvisaglia
che Fato abbia posto sentinella
armata ad ogni strada che ti abbaglia
con scorci d'una vita un poco bella

Se via di conoscenza è investimento
è logico non possa essere tu
già l'uomo che ne trae giovamento
ma un futuro innato di virtù

Vedi staccarsi foglie di suicidi
secche – dai rami, cadon nel torrente
raggiungono bagnate i loro lidi
albero ancora regge stoicamente.

venerdì 8 marzo 2019

A ciò deve il suo dente avermi morso





Inesorabilmente il tuo piacere
convoglia dentro te dai cinque sensi
ed altro tu ne puoi donare ahimè
con un bel corpo ed assai pochi versi

Filosofi non hanno letto chiaro
il potere dei beni materiali
la lor mancanza chiamasi "l'amaro"
"ricerca" gli artifici tuoi mentali

Felicità, nel mondo degli eletti
lei sorgerebbe già senza battaglia
accordo di materia ed intelletti
tessuti in una sontuosa maglia

Ma questa è stata, in territorio alieno
e vana – poiché non conduce a niente
nel regno degli stupidi l'ameno
s'impone alla virtù più resistente

Puniti son coraggio ed onestà
intelligenza ed il guardar lontano
con essi non osservano pietà
spernacchiano alla vista, con la mano

Se tu stai qui e vuoi essere felice
o scampolo di gioia assaggiare
virtute deve sai venirti a noia
e conoscenza farti vomitare

Mettile sulla carta – e al tempo buono
potranno loro equilibrare i piatti
ma ora, per la vita, le abbandono
ad esser più gaudenti e meno matti

La vita mi ha vissuto, l'ho affrontata
fors'era questo il senso del percorso
il dare all'etica una raddrizzata
a ciò deve il suo dente avermi morso.


lunedì 4 marzo 2019

Breve teoria dei motivi



Il buon idealista s'illude di poter muovere la gente con motivi ideali...come se nel commercio uno vendesse ciò che piace a lui: nulla di più ingenuo, sebbene non sia facile promuovere un prodotto che ti ripugna. Gli uomini possono essere mossi, in una suddivisione grossolana eppur necessaria, da tre ordini di motivi, classificati in base alla densità del gruppo umano che è ad essi suscettibile.
Quelli primari sono i motivi materiali. La fame, la sete, il caldo, il freddo, la pulsione sessuale, il guadagno, la stanchezza, la paura: tutti sentono questi stimoli, e una fetta piuttosto ampia dell'umanità non ha altri moventi per le proprie azioni. Quelli secondari ineriscono alla sfera narcisistica e si declinano in: orgoglio, reputazione, invidia e gelosia (sebbene queste ultime due stiano in una intersezione tra i moventi legati all'immagine e moventi materiali). Infine una terza categoria riguarda i motivi ideali, quali il senso di giustizia, l'amor di patria, il perfezionamento del mondo: e inutile dire che – volendo muovere un popolo esclusivamente con tali motivi, forse dieci persone risponderebbero all'appello, e alcune con una certa titubanza. Chi possiede motivazioni ideali, possiede invero anche tutte le altre, e in  un mondo appunto IDEALE non vi sarebbe contrasto fra i tre ordini di motivi: questo compare laddove persone di medio e basso livello (cioè mosse unicamente da motivi narcisistici o materiali) impongono le loro priorità mortificando la sfera ideale cui non sono direttamente suscettibili, alché l'uomo idealista rischia di perdere la sua fetta di benessere (che gli sta a cuore quanto a tutti gli altri) per difendere appunto codesta sfera. La differenza tra le sfere è data dalla sensibilità, e più precisamente dalla capacità di percepire ciò che non è immediato, che si trova lontano dal proprio corpo. La miopia consente di non soffrire direttamente d'ingiustizie che si trovano in lontananza, ma indirettamente il soggetto ne riceve comunque le ripercussioni (e allora si lamenta che le cose vanno male e che il mondo è ingiusto – senza rendersi conto che esse vanno male ed il mondo è ingiusto per colpa di persone come lui). L'egoista persegue dunque sempre un benessere a breve termine, se non è imbrigliato e guidato dall'alto con obblighi e divieti: causa il suo difetto percettivo, che lo rende incapace di perseguire il bene generale e lo predestina a compiere dei danni se lasciato libero. Il legislatore nobile, deve essere anche saggio e sapere che per dissuadere il volgo da comportamenti ingiusti (lesivi delle sfera ideale) può solamente porre ad essi dei motivi dissuasori inerenti alle medesime due sfere cui sia suscettibile: ingiungere quindi ad un reato una pena fisica o narcisistica. Il narcisista può servire la GIUSTIZIA (la sfera ideale) solo per vanità, ed indirettamente dunque: eppure con il gingillo della reputazione e della gloria egli dovrà essere solleticato, se lo vogliamo assoldato alla causa del bene. Il materialista, del pari, dovrà essere adescato con premi in natura e in denaro, ed invano si cercherebbe di attivarlo con lusinghe o addirittura con visioni idealistiche. L'importante è che il BENE venga raggiunto, non i motivi personali. E in una società strutturata correttamente (meritocratica) le tre sfere di interessi non vedono conflitti, ed ognuno riesce ad essere felice, poiché la felicità è garantita da questa struttura, al cui apice resti ben salda la sfera ideale, garante del progresso e del non regresso, che si innescherebbe invece non appena essa venisse tagliata fuori e ignorata: questo avviene laddove i narcisisti e i materialisti salgono al Potere.

Ad ogni vento



Così l'ira degli angeli, cui nulla fu insegnato
vi falcerà di sbieco, o erbacce insolenti
ad impedir la crescita del grano più pregiato
gelosi d'ambizione, voi perdenti

già rovinaste il mondo in precedenza
marmaglia sì incapace ed assassina
or disdegnate uomo che porti alla coscienza
natura del misfatto cristallina

voi foste responsabili di ogni traviamento
di nobili il travaglio, mancanza ed apparenza
un giorno sgancerò questo bagaglio

sarà sì vendicata la violenza
e liberi per sempre dallo sbaglio
potremo noi surfare ad ogni vento.

venerdì 1 marzo 2019

Non qui, non ancora


Mi stavo scordando la meta
sì logoro nella battaglia
poich'essa di vivere vieta
presago di quel che più taglia

Pensavo di attendere a lei
già senza più badare a spese
ignorando quel che vorrei
ma qui sono grame sorprese

Il tuo ego pretende rispetto
in tutte le sue dimensioni
o ti tradirà indiretto
rifiutandoti le sovvenzioni

Ma anche tornando da lei
la vita che ti si negava
non puoi esser ciò che non sei
e il debole slancio sfumava

Ritorna a pensar come prima
col corpo sei ancora sul campo
se mente abbandona la cima
sarai più confuso e più stanco

Ostacoli pone il sistema
di tecnica e burocrazia
di lavoro alieno - ed oscena
anche la nebbia t'intralcia la via

Peggiorano molti rapporti
e quelli più duri di sempre
estendono i loro risvolti
conferman distanza di mente

Se anche le staffe diventano due
da tre ch'eran prima - non bastano
spadoni e corazze, né le mani tue
con la spazzatura che spazzano

Sei fragile e ancora confuso
e con la moneta calante
di quello che trovi tu sia pronto all'uso
attento e un po' lungimirante

Persuaso che anacronistico
sia quello che hai fatto finora
doveva sfociare nel mistico
eppure non qui, non ancora...