Molto
si vive nel tempo morto
ciò
che hai lasciato non ti abbandona
complicata
e pungente non trova il suo porto
Vita
– ed ancor al pensiero ti sprona
Non
vede grate accelerazioni
né
passioni che erompono e trovano appago
a
mitigar le passate stagioni
dove
il tormento era il tuo svago
Concretezza
mancata dal giusto passo
impedì
d'esser libero e forte
ciò
che tentasti fu punito dal basso
anticipando
la morte
Nuove
maestrie di mente e di corpo
vogliono
essere ben conquistate
non
si regalano – però mi accorgo
che
abbisogno di vincere con quelle passate
Non
puoi seminare eternamente
ma
qualche frutto succoso
deve
esser ora un colpo vincente
liberatorio
e gioioso
Ancor
non può andare l'istinto a buon fine
non
si concilia con gli altri
la
loro mente ha preciso confine
oltre
stan tutte le cose importanti
Meglio
la guerra di un amore fasullo
forzato,
ambìto, che non può appagare
sol
masochistico, inviso trastullo
rabbia
repressa e sega mentale
Quella
puoi vincerla, questo giammai
ma
puoi cercarlo parziale
in
una ninfa che non sa quel che sei
e non
lo vuole sapere.
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