Il buon idealista s'illude
di poter muovere la gente con motivi ideali...come se nel commercio
uno vendesse ciò che piace a lui: nulla di più ingenuo, sebbene non
sia facile promuovere un prodotto che ti ripugna. Gli uomini possono
essere mossi, in una suddivisione grossolana eppur necessaria, da tre
ordini di motivi, classificati in base alla densità del gruppo umano
che è ad essi suscettibile.
Quelli primari sono i motivi
materiali. La fame, la sete, il caldo, il freddo, la pulsione
sessuale, il guadagno, la stanchezza, la paura: tutti sentono questi stimoli, e una
fetta piuttosto ampia dell'umanità non ha altri moventi per le
proprie azioni. Quelli secondari ineriscono alla sfera narcisistica e si declinano in: orgoglio, reputazione, invidia e gelosia (sebbene
queste ultime due stiano in una intersezione tra i moventi legati
all'immagine e moventi materiali). Infine una terza categoria
riguarda i motivi ideali, quali il senso di giustizia, l'amor di
patria, il perfezionamento del mondo: e inutile dire che – volendo
muovere un popolo esclusivamente con tali motivi, forse dieci persone
risponderebbero all'appello, e alcune con una certa titubanza. Chi
possiede motivazioni ideali, possiede invero anche tutte le altre, e
in un mondo appunto IDEALE non vi sarebbe contrasto fra i tre ordini
di motivi: questo compare laddove persone di medio e basso livello
(cioè mosse unicamente da motivi narcisistici o materiali) impongono
le loro priorità mortificando la sfera ideale cui non sono
direttamente suscettibili, alché l'uomo idealista rischia di perdere
la sua fetta di benessere (che gli sta a cuore quanto a tutti gli
altri) per difendere appunto codesta sfera. La differenza tra le
sfere è data dalla sensibilità, e più precisamente dalla capacità
di percepire ciò che non è immediato, che si trova lontano dal
proprio corpo. La miopia consente di non soffrire direttamente
d'ingiustizie che si trovano in lontananza, ma indirettamente il
soggetto ne riceve comunque le ripercussioni (e allora si lamenta che
le cose vanno male e che il mondo è ingiusto – senza rendersi
conto che esse vanno male ed il mondo è ingiusto per colpa di
persone come lui). L'egoista persegue dunque sempre un benessere a
breve termine, se non è imbrigliato e guidato dall'alto con obblighi
e divieti: causa il suo difetto percettivo, che lo rende incapace di
perseguire il bene generale e lo predestina a compiere dei danni se
lasciato libero. Il legislatore nobile, deve essere anche saggio e
sapere che per dissuadere il volgo da comportamenti ingiusti (lesivi
delle sfera ideale) può solamente porre ad essi dei motivi
dissuasori inerenti alle medesime due sfere cui sia suscettibile:
ingiungere quindi ad un reato una pena fisica o narcisistica. Il
narcisista può servire la GIUSTIZIA (la sfera ideale) solo per
vanità, ed indirettamente dunque: eppure con il gingillo della
reputazione e della gloria egli dovrà essere solleticato, se lo vogliamo assoldato alla causa del bene. Il materialista, del pari,
dovrà essere adescato con premi in natura e in denaro, ed invano si
cercherebbe di attivarlo con lusinghe o addirittura con visioni
idealistiche. L'importante è che il BENE venga raggiunto, non i
motivi personali. E in una società strutturata correttamente
(meritocratica) le tre sfere di interessi non vedono conflitti, ed
ognuno riesce ad essere felice, poiché la felicità è garantita da
questa struttura, al cui apice resti ben salda la sfera ideale,
garante del progresso e del non regresso, che si innescherebbe invece
non appena essa venisse tagliata fuori e ignorata: questo avviene
laddove i narcisisti e i materialisti salgono al Potere.
Bene ... ho letto ... dovrebbe essere così, ma è utopia. Comunque complimenti per la tua visione ideale. GRM
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