Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

lunedì 13 maggio 2019

Al capolinea



Sono il poeta che sogna
con orgogliosa vergogna
ché non mi fermo a sognare
quello che penso è già un fare

È un passaggio tra spini
che mi concede i confini
di questo spazio scrutare
e forse un dì misurare

E trasformare in scienza
un turbinio di coscienza
per ora agguanto intuizioni
le incido sui cornicioni

Su cui cammino ardito
e ai prodi lancio un invito
chi non lo vuole raccogliere
dall'arte mia dovrò togliere

In questo maggio che offende
con piogge di novembre
staglia la notte al futuro
incubi di vetro scuro

Si decompone ai tuoi occhi
la soluzione che tocchi
fatta di materia estranea
fantasia estemporanea

E già così si allontana
l'acquisizione più sana
di libertà e dolci sponde
spirito sol non si arrende

Ma ancora tocca il terrore
del cupo gelo interiore
che salirà col disprezzo
negli anni sale – già – il prezzo

Sia la parafrasi questa
della tua scelta funesta?
Stridore che aumenterà
coi perni della realtà...

Fino allo scontro finale
lo affronterai come tale?
Quanto puoi essere forte?
E accetterai tu, la morte?

Quando compisti l'impresa
già – non finì con la resa
né tua, né quella del mondo
né con il buio profondo

Qualche mistero, sicuro
si chiarirà nel futuro
e ancor la vita prosegua
in direzione ambigua

Incarna questa mia via
principio d'una filosofia
ancora non la comprendo appieno
ma lo farò al capolinea del treno.

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